18 Luglio 2022

Al Museo MANN il gaming è diventato arte

Father and Son 2, il videogioco continua l'avventura, con la seconda puntata, nelle sale del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli

museo

Il videogioco come forma d’arte, uno strumento per raggiungere e coinvolgere nuovi pubblici internazionali nel Museo di Napoli

Il MANN è il primo Museo in italia a puntare sul videogame. Nella Sala del Toro Farnese sono in tanti a cimentarsi con il videogioco  “Father and Son”. Primo game di argomento archeologico lanciato da un Museo, dal 2017, “Father and Son” ha riscosso successo in tutto il mondo: oltre 4.5 milioni di download, traduzioni nelle principali lingue europee, in cinese e anche in napoletano, per un viaggio che permette a giocatori di ogni nazionalità ed età di scoprire, anche a distanza, i tesori del MANN. Giunto alla seconda puntata dal 15 luglio “Father and Son” sarà accessibile nelle Sale del MANN.

L’avventura di Father and Son continua.” – commenta il Direttore del Museo, Paolo Giulierini – “ Siamo orgogliosi di presentare, all’interno del  piano di  digitalizzazione del MANN,  la seconda attesa  ‘puntata’ del nostro videogame. Il MANN è stato il primo museo in Italia e probabilmente il primo archeologico in assoluto a puntare sul videogame  come strumento  di coinvolgimento dei più giovani nell’ambito di una azione di comunicazione che abbiamo subito immaginato globale. E grazie all’incontro con uno specialista di profonda cultura come Fabio Viola il gaming è diventato arte.

“Father and Son 2” ha come protagonista una giovane donna, Sofia, impiegata al MANN e vicina alla laurea in archeologia. Sofia è la compagna di Michael, il ragazzo che, nella prima puntata del videogioco, andava alla ricerca del padre scomparso, un tempo archeologo proprio al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il game ha come filo conduttore il tema dell’amore, declinato secondo diverse sfaccettature: punti nodali della storia sono l’incontro con un antico etrusco a Capua nel 475 a.C. e le vicende di Cleopatra e Marcantonio in navigazione nel Mediterraneo. Senza sacrificare un’incursione nella storia più recente: dal viaggio di Charles Dickens a Napoli nel 1844 sino a giungere circa cento anni dopo, ai momenti più tragici ed emozionanti delle Quattro Giornate che sconvolsero Napoli nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale.

Il videogioco come forma d’arte ed, al contempo, strumento per raggiungere e coinvolgere nuovi pubblici internazionali. Un modello di narrazione interattivo e partecipativo che aiuta il museo ad andare nei tempi e negli spazi dei larghi pubblici. Questo sequel cambia la prospettiva ponendo al centro una protagonista femminile per far riflettere i giocatori su come un Si o un No possano cambiare per sempre le nostre ed altrui vite“, afferma Fabio Viola, game designer e fondatore di Tuo Museo. 

“Father and Son 2” è stato realizzato dal team internazionale di TuoMuseo guidato da Fabio Viola e Massimiliano Elia; della squadra fanno parte il game designer Sean Wenham, il compositore Arkadiusz Reikowski, lo sviluppatore Francesco Bizzini e l’animatore Angelo La Farina.

In prospettiva, anche l’inserimento del MANN nell’universo Minecraft e la realizzazione di un’audiogame per non vedenti.

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