Al Made in Cloister è in mostra Crossing the Sea
"Non è l'attimo fuggente che voglio catturare, ma il sentimento universale che si coglie in quell'attimo fuggente." (Carole A. Feuerman)
Negli spazi espositivi della Fondazione Made in Cloister, a Napoli, è in corso da pochissimi giorni la mostra Crossing the Sea di Carole A. Feuerman: la prima personale a Napoli dell’artista americana pop e superrealista. Il progetto espositivo sarà visitabile fino al 16 settembre 2023.
Costruita appositamente per gli spazi della Fondazione Made in Cloister, la mostra composta da un corpo di dodici grandi sculture vede una selezione di opere che l’artista ha realizzato nel corso della sua carriera e che sviluppano alcuni dei principali temi ed ispirazioni del suo lavoro. Uno di questi temi è quello dei grandi movimenti migratori che dagli anni ’70 in poi hanno interessato la popolazione cubana che fuggiva verso gli Stati Uniti.
I cubani che, in fuga dal loro Paese, sbarcavano sulle coste della Florida percorrendo il tratto di mare di circa 100 miglia su zattere improvvisate e copertoni di autocarri, sono stati una fonte di ispirazione importante per la Feuerman che nelle sue opere trasforma i copertoni di auto in salvagenti per bagnanti e tuffatori.
Quello dei migranti è un tema particolarmente caro alla Fondazione Made in Cloister che lo ha trattato in precedenza anche con altri artisti, come il cinese Liu Jianhua nel 2019.
Al Made in Cloister è in mostra Crossing the Sea
Un progetto espositivo curato da Demetrio Paparoni e realizzato in collaborazione con il Gruppo di gallerie d’arte Bel-Air Fine Art. Come già accaduto in passato con l’artista Nicola Samorì, con questa mostra continua la collaborazione tra la Fondazione Made in Cloister e il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli dove sarà esposta una delle opere di Carole A. Feuerman fino al 31 luglio 2023.
“Voglio che la mia arte ispiri lo spettatore a guardare da vicino ciò che ha davanti” – dichiara Carole A. Feuerman – “Non è l’attimo fuggente che voglio catturare, ma il sentimento universale che si coglie in quell’attimo fuggente. Voglio che lo spettatore completi la storia guardando la mia scultura, che rifletta e si emozioni. “Per tutta la vita – continua Feuerman – fare arte è stata la mia passione. Con l’esperienza della vita e dell’arte, le forme che il mio lavoro ha assunto si sono approfondite ed evolute. Ho iniziato la mia carriera negli anni Settanta. Insieme a Duane Hanson e John de Andrea, sono stata una dei tre fondatori dell’Iperrealismo. Dal 1958 mi sono concentrata su nuotatori e figure con elementi acquatici. Attraverso le mie sculture esploro la classicità e la bellezza, temi che sono stati tabù nell’arte contemporanea. C’è una convinzione condizionata, ma inesatta, che l’arte radicale buona debba rifiutare qualcosa che sia attraente e piacevole alla vista. Io non rifiuto il concetto di bellezza, ma lo abbraccio. La vedo, la creo e la ritraggo con le mie nuotatrici, che mostrano emozione, gioia, grazia, tranquillità e sensualità. Non sono solo nuotatori, ma raccontano le mie storie. Sono amanti della pace e talvolta del piacere. Sono soddisfatti della vita e soprattutto sono dei sopravvissuti.“
“In questa mostra c’è il richiamo al tema dei migranti che rappresenta una delle priorità politiche per tutti i Paesi del mondo e che è molto presente nelle attività della Fondazione Made in Cloister. Ed in contemporanea c’è, in modo chiaro, la capacità dell’artista di mostrare la bellezza celata in ogni cosa e la speranza che questo implica.” – dice Davide de Blasio, Direttore della Fondazione.
Crossing The Sea di Carole A. Feuerman a cura di Demetrio Paparoni in mostra presso la Fondazione Made In Cloister , Piazza E. De Nicola 48 Napoli. Fino al 16 settembre 2023.
Fotografia di Francesco Squeglia
Potrebbe piacerti anche: Concerti a Palazzo Reale
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO