Addio al DDL Zan: il disegno è stato bocciato dal Senato
Il DDL Zan è morto. Il Senato ha votato con voto segreto il non passaggio all’esame degli articoli, con 154 favorevoli, e il disegno non verrà più discusso
Il DDL Zan raggiunge il capolinea e di certo non con un lieto fine. Il disegno di legge contro l’omotransfobia in Senato salta l’esame degli articoli e degli emendamenti del disegno di legge e l’iter delle legge si blocca. Non se ne discuterà più.
Il Senato ha votato per la cosiddetta “tagliola”, chiesta da Lega e Fratelli d’Italia da sempre contrari al disegno di legge. A favore del non passaggio all’esame degli articoli hanno votato favorevolmente 154 senatori, 131 contrari e 2 astenuti. La votazione è stata accolta con un applauso.
Cosa ha portato alla “morte” del disegno di legge? La discussione in questi mesi si è incentrata in particolare sull’articolo 1 che inseriva la definizione di “identità di genere”, l’articolo 4 che parlava di “pluralismo delle idee” e l’articolo 7 che istituiva la giornata nazionale contro omobitransfobia.
Il DDL Zan non ha mai avuto vita facile, dalla sua approvazione alla Camera quasi un anno fa, alla sua calendarizzazione in Senato dove ha subito ulteriori ostracismi e tentativi di ostruzionismo, non solo da parte delle forze politiche ma anche dal Vaticano.
Il disegno di legge non offriva tutela solo ai crimini omotransfobici, ma anche misogini e abilisti.
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