Accadde oggi – Nel 962 nasce il Sacro Romano Impero
Il 2 febbraio 962, con l’incoronazione di Ottone il Grande in San Pietro, nasce il Sacro Romano Impero. Durerà circa 1000 anni
ACCADDE OGGI – Gran parte della storiografia è concorde nell’attribuire alla data del 2 febbraio del 962 d.C. la nascita del Sacro Romano Impero. Un soggetto destinato a diventare protagonista dello scenario storico-politico europeo per circa mille anni, dall’alto medioevo fino all’epoca moderna. Esiste, però, anche un’altra scuola di pensiero, principalmente portata avanti da storici francesi. Secondo questa parte della dottrina l’Impero sarebbe la diretta continuazione dell’Impero Carolingio. Fondato tradizionalmente con l’incoronazione di Carlo Magno a Imperatore romano da parte di Papa Leone III la notte di Natale dell’anno 800, per questi storici le nascite dei due Imperi dovrebbero sovrapporsi.
Ciò che fa tendere, invece, verso la data del 2 febbraio è, principalmente, la diversa area territoriale di influenza dei due Imperi. L’Impero di Carlo Magno, infatti, si estendeva in un’area che include le odierne Francia (e Catalogna), Germania e buona parte dell’Italia settentrionale. Successivamente, però, avvenne una spartizione attuata dal Trattato di Verdun dell’843 che portò la dinastia Carolingia a proseguire (anche se per pochi decenni) su linee indipendenti nelle tre regioni. La parte più orientale cadde sotto Ludovico II il Germanico. Questi ebbe vari successori fino alla morte di Ludovico IV, detto “il Fanciullo”, ultimo sovrano carolingio della parte orientale. Non ci fu, dunque, una continuità e il Sacro Romano Impero può essere considerato uno dei tre “figli” dell’Impero Carolingio, insieme alla nascente Monarchia Francese e al Regno d’Italia.
Sacro Romano Impero: continuazione della parte orientale dell’Impero Carolingio
Nel 911, dopo la morte di Ludovico, i duchi di Alemannia, Baviera, Franconia e Sassonia elessero re dei Franchi il duca Corrado I di Franconia. Il suo successore Enrico I (919 – 936), un sassone, accettò un regno orientale separato da quello occidentale franco (ancora retto dai Carolingi) nel 921. Enrico si definì rex Francorum orientalium (re dei Franchi Orientali) e designò come suo successore il figlio Ottone, il quale fu eletto Re ad Aquisgrana nel 936. Nel 951-952, Ottone intraprese una campagna in Italia e conquistò la Lombardia. Successivamente sposò Adelaide di Borgogna.
Dopo la morte del figlio Liudolfo, forse avvelenato nel castello di Pombia dal Re d’Italia Berengario II d’Ivrea, Ottone si lanciò in una nuova campagna in Italia. In quello stesso periodo Papa Giovanni XII era alla ricerca di alleati, sia per le proprie campagne di conquista nella penisola, sia per difendersi dalla politica aggressiva del Re d’Italia. Il giovane Papa si rivolse proprio ad Ottone, a cui offrì la corona Imperiale in cambio di protezione. Giunse, dunque, a Roma dove depose formalmente Berengario e si fece incoronare Imperatore dei romani dal Papa il 2 febbraio 962.
Quando diventa “sacro”?
La definizione di “Sacro Romano Impero”, però, risale a circa 200 anni dopo quando Federico Barbarossa, in una lettera del 1157 in cui chiedeva ai magnati dell’impero aiuto contro le città lombarde, aggiunse il termine “sacro”. Barbarossa intendeva rimarcare la superiore autorità morale dell’Impero derivante, proprio, dalla sua sacralità. Nel 1512, invece, sotto l’imperatore Massimiliano I la definizione si arricchì diventando “Sacro Romano Impero della Nazione Germanica“.
Nel 1806 Francesco II sciolse formalmente l’Impero, rinunciando per sempre al titolo di Imperatore dei Romani. Il titolo era, di fatto, diventato negli anni essenzialmente onorifico, tramandato internamente alla casa degli Asburgo d’Austria.
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