Lavoratori socialmente utili, è protesta contro il precariato
Protesta dei lavoratori socialmente utili in un comune del napoletano: si chiede la stabilizzazione dopo ventiquattro anni di precariato
FRATTAMAGGIORE: Protesta questa mattina da parte dei lavoratori socialmente utili, che svolgono servizi essenziali in strutture pubbliche e private, a cui più volte è stata promessa la stabilizzazione.
I precari stamattina, dopo 15 giorni di protesta, si sono ritrovati al municipio di Frattamaggiore per chiedere che il governo regionale avvii una trattativa con il governo nazionale per l’assunzione a tempo indeterminato all’interno di un piano del fabbisogno del personale in cui è prevista la presenza degli lavoratori socialmente utili.
Rachele Zini, una delle rappresentanti di questo gruppo di lavoratori di Frattamaggiore, ai microfoni di Nano TV dice: “dopo 24 anni di lavoro a costo zero è giunto il momento di ridare dignità a noi…”.
I 54 lavoratori precari di questo comune chiedono, quindi, la stabilizzazione e di essere integrati nell’organico comunale a fronte anche del fatto che 25 degli impiegati comunali sono andati in pensione.
Questi lavoratori con un contratto part time percepiscono un sussidio dall’INPS di circa 580 euro, 200 euro in meno rispetto al reddito di cittadinanza proposto dal governo nazionale. Una beffa per questi lavoratori che ogni giorno svolgono servizi essenziali.
Questi precari sono perciò stanchi di essere presi in giro e, pertanto, si mostrano favorevoli a qualsiasi forma di protesta pur di ottenere i loro diritti di lavoratori.
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