Omicidio di Rozzano, confermata violenza sulla bimba, il macabro racconto
I racconti scioccanti che vengono a galla dopo l’omicidio di Rozzano avvenuto il 25 Febbraio. La nipote di Crisanti abusata dal nonno: “Perché mi tocchi?”
Avevano già confessato i due killer che hanno ucciso Antonio Crisanti il 25 Febbraio.
Uno dei due, Emanuele Spavone, padre della bimba e fratello del boss Ciro Spavone, si è subito costituito confermando tutto ai carabinieri dichiarando “Ha molestato mia figlia, dovevo farlo”.
Ricostruendo i fatti
La nipotina, aveva solo 6 anni ed era vittima di abusi continui da diversi mesi e solo poco tempo fa, ha avuto il coraggio di dire tutto alla mamma che per fortuna, ha immediatamente contattato gli specialisti che hanno confermato gli abusi.
Palpeggiamenti, mani sulle parti intime, dopo la denuncia della madre si era aperto un procedimento penale, saputo dallo stesso Emanuele Spavone dopo qualche giorno.
Il killer ha aspettato l’occasione giusta che si è presentata proprio quando Crisanti era partito per Rozzano, vicino Milano per andare a trovare alcuni parenti.
Il giorno dopo l’omicidio, ieri mattina i due napoletani si sono costituiti.
Poco collaborativi, non hanno dichiarato dove fosse nascosta la pistola usata per uccidere Crisanti negando inoltre l’omicidio premeditato.
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