Tu si’ ‘na cosa grande
Un Napoli indomito getta il cuore oltre l’ostacolo, demolendo la Lazio per 4-1 (lo stesso dell’andata). Laziali in vantaggio al 3′ con De Vrij (che segnò anche all’Olimpico) e gara in mano agli aquilotti per larga parte del primo tempo. Ma il Napoli, quest’anno, è pura poesia. E i dubbi di chi temeva una sconfitta, a causa dell’emergenza in difesa, sono stati presto fugati.
Napoli, sei stellare!
Lo ammetto.
L’infortunio di Ghoulam e Chiriches, il primo bloccato a causa della rottura della rotula, e il secondo per un risentimento muscolare, mi avevano fatto temere che la fortuna ci avesse abbandonato.
Il tifoso vive fondamentalmente di emozioni, e quando sei un sostenitore indomito di una squadra che, storicamente, ha vinto poco, vivi le cose con cuore assai più coinvolto del tifoso che vince tutti gli anni.
Dopo che la Juventus, ieri sera, aveva superato il Napoli con le solite polemiche, a causa un rigore regolare concesso ai viola e poi negato per fuorigioco inesistente, il timore che il momento del sorpasso definitivo fosse arrivato, c’era tutto.
In Italia siamo pure un popolo di allenatori. E vedere in campo Tonelli, da tempo relegato in tribuna, non mi convinceva. Poco minutaggio, di fronte il miglior realizzatore del campionato.
Così, quando De Vrij ha messo la palla alle spalle di Reina al 3′ ho temuto davvero il peggio. Tanto più che la Lazio ha dominato gran parte del primo tempo grazie al fisico dei suoi giganti.
Ma questo Napoli è davvero perfetto. Quelli di stasera erano alieni, e il Napoli ha davvero tutto per vincere. Ci deve solo riuscire.
La cronaca
Gli azzurri si presentano contro la Lazio con la formazione tipo di sempre, il 4-3-3 di sarriana memoria. Solo che al centro della difesa c’è Tonelli.
Ceduto Maksimovic in prestito allo Spartak Mosca e con Chiriches fermo per risentimento muscolare, Sarri dà spazio all’ex-Empoli che da due anni ha giocato davvero poco.
La Lazio, consapevole di essere su un campo difficile, e per giunta di ritorno da due sconfitte consecutive in altrettante gare, offre la sua formazione migliore con Immobile là davanti.
Si parte, e al terzo la Lazio va in vantaggio per uno svarione della difesa azzurra. Ancora una volta il Napoli è sotto e si deve recuperare.
Stavolta, però, la Lazio tiene bene il campo. Il fisico dei ragazzi di Inzaghi prevale su quello dei ragazzi di Sarri, e il Napoli non riesce a reagire. Anzi, subisce troppo.
Per quanto quello del gol sia stato il solo tiro in porta della Lazio della partita, il Napoli deve ammettere di non aver retto all’impeto dei giocatori di Inzaghi, che ci tenevano a far bella figura.
Bisogna attendere la fine della prima parte di gara per vedere il pari del Napoli. Callejon riceve, infatti, solo al 43′, un bellissimo arcobaleno di Jorginho che lo manda in rete sul filo del fuorigioco. E’ 1-1.
Purtroppo, quasi in coincidenza del gol, si registra pure l’espulsione di Mister Sarri per proteste. Il tecnico toscano chiedeva, in particolare, l’espulsione di Milinkovic-Savic per due falli consecutivi non sanzionati.
Al rientro tutto confermato nelle formazioni, ma il Napoli è cambiato nella mentalità. Al 55′ Callejon propizia l’autorete di Wallace che porta avanti il Napoli.
Neanche un minuto dopo, è il turno di Zielinski, subentrato ad Hamsik, che fa 3-1. Il polacco devia in porta un tiro sporco di Mario Rui diretto verso Strakoshka.
La Lazio accusa il colpo e si apre alla ricerca di un secondo tempo diverso, ma non è la stessa squadra della prima frazione di gioco. Il Napoli, invece, macina gioco e lusso.
Al 74′ il gol che chiude la gara: pennellata di Mertens servito da Insigne ed è 4-1.
Spogliatoi
All’andata la Lazio aveva accusato la sfortuna di aver subito diversi infortuni nel corso della partita, i quali avrebbero favorito il Napoli.
Oggi, invece, l’undici di Inzaghi era quasi al completo, eppure la gara è finita con lo stesso risultato.
Lazio che precipita a -17 dal Napoli, azzurri che invece scavalcano ex-novo i bianconeri e filano a 63 punti. Un record.
Sarri dagli spogliatoi predica calma e promette impegno e cuore da parte dei suoi per la corsa al titolo.
Inzaghi, dal canto suo, ammette la superiorità azzurra: impossibile tenere il ritmo di questo Napoli.
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