A Pompei il Maximall Pompeii, il centro commerciale più grande d’Europa
Al Salone Internazionale del Mercato Immobiliare di Cannes sarà presentato il Maximall Pompeii
Il Maximall Pompei iche sorgerà tra Torre Annunziata e Pompei, è il più grande e moderno centro commerciale in Europa.
Farà da cornice proprio agli scavi archeologici più famosi del mondo, quelli di Pompei.
La megastruttura nascerà nell’ormai ex area di proprietà Tecnotubi-Vega di Torre Annunziata in via Plinio.
La società che gestirà la costruzione è la IrgenRe.
Si tratta di una delle aziende di costruzioni più importanti d’Italia e presenterà il progetto al Mapic, ovvero il Salone Internazionale del Mercato Immobiliare che si svolgerà al Palais des Festivals di Cannes, in Francia, nei prossimi giorni.
L’ingegnere Paolo Negri, amministratore della IrgenRe, presenterà il progetto.
Lo stile di tutta la struttura e l’area su cui sorgerà è made in “Design International“, azienda di architettura ed interior design che vanta riconoscimenti in ambito mondiale, con sedi in vari paesi tra cui Londra e Shangai.
Aperto il cantiere del Maximall Pompeii
Il cantiere è stato già aperto ed i lavori dovrebbero essere chiusi entro il 2019
Le dimensioni del Maximall Pompei
L’enorme complesso si estenderà su una superficie di quasi 200 mila Mq di cui 40 mila circa di coperto e 43 mila di locali vendita (compresi magazzini ed uffici).
Saranno più di 200 i brand che potranno vendere i migliori prodotti in un centro commerciale definito “di lusso”.
Sul resto dei metri a disposizione saranno ubicati i parcheggi, che potranno ospitare fino a 4000 auto.
Cinema e albergo
La struttura ospiterà anche un bellissimo Cinema con 8 sale e un albergo con 96 camere.
L’uscita autostradale
Sono previste anche alcune opere d’infrastrutture dirette al centro, di opera comunale come un’uscita autostradale da Torre Annunziata Est per le auto che provengono da Napoli per facilitare il normale scorrimento del traffico.
L’investimento per il Maximall Pompeii
Tutta l’opera costerà circa 150 milioni di euro e porterà nei due paesi vesuviani lavoro a 1500 dipendenti con un giro d’affari non di poco conto.
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