Spari a Forcella, ucciso un giovanissimo boss

Spari nel centro storico a notte fonda, ucciso un giovane boss con un colpo d’arma da fuoco alla schiena. Si temono ripercussioni

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E’ successo stanotte intorno alle 2 del mattino in via Oronzio Costa, dove il corpo del giovanissimo Emanuele Sibillo è stato trovato privo di vita di fronte l’ospedale Loreto Mare.

Il giovane era già conosciuto dalle forze dell’ordine per i vari reati da lui commessi, una lista molto lunga che comprendeva associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, omicidio .

Sibillo era latitante dal 9 Giugno, insieme al fratello Pasquale, quando riuscì a sfuggire al blitz organizzato dalla polizia riguardante operazioni anti-camorra che si concluse con 60 arresti.

Da allora si era venuta a creare una vera e propria caccia all’uomo, ma i killer di qualche gruppo rivale lo hanno trovato prima e lo hanno finito con un colpo alla schiena.

Non ci sono testimoni, ma qualche residente dichiara di aver udito spari di arma da fuoco proprio in via Orazio Costa, a sostenere questa tesi, il ritrovamento da parte degli investigatori di 13 bossoli di tre diversi calibri.

Gli inquirenti temono ripercussioni, i Sibillo risultano essere alleati con importanti famiglie criminali di Forcella, con i quali mirano a monopolizzare il controllo del territorio tra Via dei Tribunali, Forcella e la Maddalena, inoltre ad avallare la tesi della vendetta ci sarebbe il conflitto mai sanato con i Mazzarella a causa del ferimento di un uomo appartenente al clan della vecchia camorra.

La famiglia Sibillo era finita più volte nel mirino, ma gli attacchi erano sempre falliti, come quello organizzato per il padre Vincenzo e il fratello Pasquale, entrambi sopravvissuti.

Le ricostruzioni fatte dagli inquirenti ipotizzano vari mandanti dell’omicidio, poiché più di una persona voleva la morte del giovane erede.

Sicuramente questo è un delitto destinato a cambiare gli equilibri della zona del centro storico, già da tempo al centro di forti tensioni.

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