Tangenti su farmaci antitumorali, in manette primario
Tangenti all’istituto tumori, lucravano sulla vendita dei farmaci per la cura delle neoplasie, arrestato primario dell’istituto
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Napoli – Finito in manette, il primario dell’istituto tumori di Napoli ”Pascale”, Francesco Izzo, 51 anni, a causa delle numerose tangenti imposte su farmaci tumorali, aghi e non solo.
L’uomo, nipote dell’ex ministro della Sanità, Francesco De Lorenzo e direttore della struttura complessa di chirurgia oncologica addominale del Pascale è stato posto agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di Napoli, insieme ad altre sei persone.
Tra gli indagati anche la moglie di Izzo, Giulia Di Capua, 45 anni, a cui sono riconducibili le aziende che fornivano le apparecchiature e il dirigente amministrativo dell’epoca, Elia Abbondante, 52 anni, oggi direttore generale della Asl Napoli 1 Centro, già sotto i riflettori a causa del maxiassenteismo nell’ospedale Loreto Mare.
Secondo quanto riportato dalle accuse, i coniugi Izzo-Di Capua sfruttavano le procedure d’urgenza e la presunta esclusività della produzione dei macchinari ottenendo così profitti altissimi, lucrando sulla vendita.
Dal 2012 al 2015 le tangenti imposte sui farmaci avrebbero portato nelle casse delle aziende riconducibili alla coppia quasi due milioni di euro.
Durante l’attività investigativa è stato anche scoperto che un informatore scientifico avrebbe pagato una mazzetta da diecimila euro a Izzo per spingerlo a raddoppiare le prescrizioni e quindi gli ordini di un particolare farmaco anti tumorale.
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