21 Dicembre 2016

Saviano vs de Magistris, il botta e risposta sul web

Saviano e de Magistris catturano il web con i loro botta e risposta. “De Magistris continua a negare la realtà”, ma il sindaco non è d’accordo

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Saviano e De Magistris possono essere considerati i due pilastri portanti del volto partenopeo: da un lato abbiamo lo scrittore che indaga sugli aspetti più oscuri riguardano Napoli e dall’altro lato, invece, abbiamo il sindaco che in tutti i modi cerca di enfatizzare la città solo per i suoi lati positivi. Un bel “duello” insomma, ma cerchiamo di capire meglio (per entrare nel vivo del dibattito web) queste due figure.

Roberto Saviano è uno scrittore italiano nato a Napoli il 22 Settembre 1979. La sua fama è balzata alle stelle in seguito alla pubblicazione del suo romanzo “Gomorra”, il quale, denuncia la Camorra e ne svela tutte le oscure sfaccettature. Infatti il libro in questione, si basa su indagini che lo stesso autore ha condotto nel corso degli anni e che ci rivelano i meccanismi che si celano dietro i clan camorristici. Quindi non si tratta di un romanzo inventato, ma di un libro narrante (in maniera romanzata) le movenze della Camorra a Napoli. Proprio a causa di questa sua “aperta denuncia” nel romanzo, nel 2006 (nonché anno di pubblicazione del libro in questione) Saviano ha ricevuto tantissime minacce di morte provenienti dai clan camorristici di zona che, non contenti di quanto pubblicato, hanno cercato di “far rigare dritto” lo scrittore. Le minacce, però, non hanno funzionato. Anche se lo scrittore è costretto a vivere 24 ore su 24 con una scorta, ha continuato a pubblicare libri che denunciano l’egemonia della Camorra in Campania, come: “Zero Zero Zero” (pubblicato nel 2013) e “La paranza dei bambini” (pubblicato quest’anno). Oltre a questi, sono numerosi anche i saggi e le interviste fatte di Saviano sempre in merito all’argomento Camorra e alla sua denuncia.

Luigi de Magistris è un politico ed ex magistrato italiano, primo cittadino di Napoli e sindaco della città metropolitana, nato a Napoli il 20 Giugno 1967. Il suo ingresso in politica si è verificato nel 2009, in seguito alla pubblicazione di un suo post sul blog di Antonio Di Pietro, un noto politico italiano. Da allora, la sua carriera politica è stata sempre in ascesa, tanto da candidarsi come carica per il Sindaco di Napoli nel 2011. In seguito alla sua vincita, sono stati numerosi i cambiamenti apportati da De Magistris alla città, come: la raccolta differenziata, la trasformazione dell’Azienda Risorse Idriche di Napoli (ARIN) da S.p.A. in soggetto giuridico di diritto pubblico, l’istallazione di 10 ciclo-stazioni di bike sharing per una Napoli meno inquinata, il risanamento del bilancio comunale in passivo per 1 miliardo e mezzo di euro, etc. Di de Magistris non solo vengono ricordati i cambiamenti migliorativi apportati alla città, ma anche la devozione con cui vengono effettuati. Infatti, il sindaco cerca di tutelare la città partenopea evidenziando quasi sempre gli aspetti positivi che la caratterizzano, come: la valenza monumentale e storica della città nel patrimonio mondiale, l’importanza culinaria che la città possiede sempre in ambito mondiale, la caparbietà che i napoletani hanno in qualsiasi cosa che fanno e così via. In seguito al lavoro svolto durante gli anni, nelle elezioni del 2016, de Magistris ripropone la sua seconda candidatura e grazie alla vincita di quest’ultima, attualmente è ancora Sindaco di Napoli. 

Inquadrata meglio la loro posizione, sarà più facile capire quanto sta accadendo ultimamente sul web. Roberto Saviano è tornato in questi giorni a Napoli per un tour tra il museo Cam di Casoria, il rione Sanità e un incontro al Centro Campania per la pubblicazione del suo libro. In seguito a tutto ciò, in un’interista presso il giornale “La Repubblica”, lo scrittore ha dichiarato: “Tante volte mi hanno chiesto: dov’è il riscatto in Gomorra? Perché non c’è? Io penso che invece la reazione ci sia, che stia nell’arte di tanti ragazzi che vedo fiorire, al Teatro della Sanità o nella serie tv che tanti conoscono, o in altre piccole realtà, nel riuscire a raccontare nei timbri giusti queste storie. E, incarnandole, prenderne le distanze, misurare quel potenziale di morte e puzzo di marcio”.

Alla domanda sulla mancanza di dialogo con il sindaco de Magistris, Saviano ha risposto: “Non sta a me spiegarlo. Ma noto che lui nega alcune evidenze, come forse non accadeva neanche nella gestione berlusconiana del potere. A Napoli, purtroppo, si continua a uccidere e morire, si continua a sparare”. Poi, in seguito all’altra domanda sull’affluenza dei turisti a Napoli, l’autore ha dichiarato: “Questo non significa, come dice il sindaco, che le piazze di spaccio sono diventate piazze della legalità. Questa è una bugia. Dire che ci sono occupazioni da parte del popolo e non della camorra, è una bugia. Anche perché una cosa sono le intenzioni, altra è la realizzazione. I napoletani sono così stanchi che hanno abbracciato il progetto identitario a favore della città, e anche questa follia mistica di “Napoli-città-autonoma” raccontata da de Magistris. Ma autonoma da cosa, da chi? È solo un proclama parolaio, ideologico, persino un po’ adolescenziale. È come dire che chi racconta le ombre si mette in concorrenza con il Caravaggio, con le meraviglie del paesaggio o con le sfogliatelle. Tutto questo, grazie al cielo, resta. Mica a New York aggrediscono Scorsese per il suo racconto della violenza cieca, o se la pigliano con Coppola per Il Padrino”.

In seguito alle dichiarazioni dell’autore, il sindaco De Magistris  ha risposto esortando l’autore ad un incontro per chiarirsi. Infatti, durante la diretta Facebook dalla pagina di La Repubblica Napoli ha affermato: “Magari dopo capisce che il sindaco di Napoli non dice bugie. Mi farebbe piacere incontrarlo anche se lui non è propenso”.

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