Da Francini a Di Vicino: la storia di Real Madrid-Napoli
Il sorteggio per gli ottavi di Champions League ha messo di fronte Napoli e Real Madrid. Non sarà la prima sfida in assoluto tra le due squadre
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A distanza di ventinove anni il Napoli torna allo stadio Santiago Bernabeu. Era il 30 settembre 1987 e Maradona & Co, con il tricolore cucito sul petto, fecero visita al Real Madrid nell’andata dei sedicesimi di finali dell’allora Coppa Campioni.
Quella sera però si giocò a porte chiuse a causa delle intemperanze dei tifosi delle Merengues nel corso della stagione precedente. Finì tuttavia 2-0 per i Blancos, con goal di Michel e autogoal di De Napoli. Al ritorno al San Paolo finì 1-1: il goal del vantaggio di Francini e la carica di 84mila spettatori non bastarono ai ragazzi di mister Bianchi. Careca fallì clamorosamente il goal del 2-0 in due occasioni, mentre lo spagnolo Butragueño riuscì ad essere più freddo davanti a Garella, segnando la rete del pari.
Tuttavia, i precedenti tra i due club non si esauriscono qui. Ai tifosi più sfegatati sicuramente non sarà sfuggito il Trofeo Città di Alicante dell’agosto del 2000. Il Napoli di Corbelli e Ferlaino, appena tornato in A e con Zeman in panchina, affronta gli allora campioni d’Europa del Real Madrid, privi di qualche top player ma con in campo gente come Figo, Roberto Carlos, Morientes e Guti. Gli azzurri vanno addirittura in vantaggio dopo soli sei minuti di gioco: a segnare è Di Vicino con un colpo di testa su cross del portoghese Vidigal. Quella sera fu il brasiliano Flavio Conceicao a siglare la rete del pareggio per i Gálacticos. Ai rigori vinse poi il Real, in virtù degli errori dal dischetto di Stojak e Pecchia.
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