Clan camorristico minacciava un commerciante a Sant’Antimo
Un clan ha minacciato più volte un commerciante dicendogli: “Qui il pane a Sant’Antimo lo vendiamo noi!”. Arrestato il 29enne appartenente al gruppo
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Ennesimo episodio di camorra nel napoletano. Questa volta il luogo in cui questo spiacevole episodio legato alla malavita si è verificato è Sant’Antimo, un paesino in provincia di Napoli che non conta più di 33 mila abitanti. Il protagonista di questo spiacevole evento è un 29enne appartenente a uno dei gruppi camorristici più temuti della zona: il clan Puca.
Il giovane, originario del paesino stesso, ha minacciato un commerciante di Villaricca dicendogli più volte e ripetutamente: “Qui il pane a Sant’Antimo lo vendiamo noi. Devi smetterla di rifornire i panettieri del paese“. L’episodio, inoltre, non è isolato: sempre il 29enne, più volte, si è rivolto ad altri commercianti con la stessa frase, dicendo a questi ultimi di dover smettere di rifornire i rivenditori locali di qualsiasi cosa poiché lui e gli altri della sua “famiglia” avrebbero provveduto a far fiorire gli affari del paese. Proprio a causa di una di queste minacce, c’è stata anche una colluttazione in cui i protagonisti erano il 29enne in questione e un altro commerciante della zona.
Insomma, il ragazzo, per opera del suo clan, minacciava i fornitori locali, estorceva denaro a chi doveva pagare il “pizzo” e manteneva un monopolio del commercio sant’antimese.
Grazie alla denuncia del commerciante di Villaricca, il giovane 29enne è stato arrestato. Il ragazzo, inoltre, era già noto alle forze dell’ordine proprio per una serie di episodi legati sempre alla malavita. Le accuse per il giovane sono quelle di tentata estorsione aggravata da finalità mafiose. Infine, il gip ha convalidato il fermo e ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
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