Massa Lubrense -sequestro da 90.000€ per truffa allo stato
Massa Lubrense: sequestrati 90.000€ ad una ditta del luogo addetta ai lavori nella zona archeologica di Punta Campanella.
Grazie all’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo del GIP, emanato dal tribunale di Torre Annunziata e richiesto dalla locale Procura, il personale del Comando Provinciale di Napoli del Corpo forestale dello Stato è riuscito a sequestrare sul conto corrente di una ditta edile di Sant’Agnello 90.000€ per truffa aggravata ai danni dello stato. l’indagine, aperta nel 2015 e condotta dal personale del Comando Provinciale del Corpo forestale dello Stato e dal Comando Stazione di Castellammare di Stabia, ha reso noti gli illeciti della ditta operante sul suolo di Massa Lubrense.
La ditta sarebbe andata contro le normative per il corretto smaltimento rifiuti prodotte dall’esecuzione di lavori pubblici nell’area archeologica di Punta Campanella. Nel mirino non solo l’illecita gestione dei rifiuti, dei quali si è persa ogni forma di tracciabilità, ma soprattutto, la grave truffa perpetrata a danno dello Stato attraverso una falsa contabilizzazione degli stessi. I costi dello smaltimento dei rifiuti, infatti, venivano integralmente pagati alla società sebbene questi non fossero stati mai trasportati in discarica.
Per i fatti sopra elencati si prospettano responsabilità penali anche all’ Ufficio Tecnico del Comune di Massa Lubrense .
A commentare la vicenda è intervenuto anche Claudio d’Esposito, Presidente WWF Terre del Tirreno che ha sottolineato l’immenso lavoro svolto dalla Forestale e di come l’episodio sia ancora più grave perché gli illeciti sono stati realizzati grazie ai fondi europei.
Le ultime parole del presidente sono parole rassicuranti che restituiscono ai cittadini dello stato italiano un po’ di fiducia presso gli organi di controllo:
“L’intervento degli uomini del Corpo Forestale dello Stato, caparbiamente smantellato dal governo centrale nonostante i numerosi meriti sul campo, ci restituisce oggi un po’ di ottimismo e fiducia nella Giustizia. Aspettiamo ora l’evolversi della situazione e valuteremo in caso di rinvio a giudizio la costituzione di parte civile della nostra associazione.“
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