Città Metropolitana, sconfitti Cozzolino, Valente e Marciano
Resi noti i dati dello spoglio sull’elezione dei consiglieri metropolitani della Città Metropolitana di Napoli.
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Anche questa tornata elettorale è volta al termine, dopo un po’ di strascichi in più o meno tutti gli schieramenti. 24 erano i seggi in palio, questi i risultati : 9 alla lista del sindaco “Con Demagistris”, dove David Lebro fa il pieno di voti. 5 i seggi per Forza Italia, 1 al Movimento 5 Stelle, 1 a “Napoli Popolare”, 1 a “Noi sud” e 7 al Partito Democratico.
In casa Dem non mancano le ambiguità, a partire da Anna Ulleto, consigliere comunale a Napoli del PD che ha sostenuto, invece, il candidato della lista Di De Magistris Marco Ponticiello. Voto ponderato rilevante ai fini dell’elezione. In ordine di risultato, ecco gli eletti democratici:
Jossa Giuseppe vince la medaglia d’oro con ben 4115 preferenze, candidato dell’area nolana e sponsorizzato dalla strana alleanza tra il consigliere regionale Nicola Marrazzo, il parlamentare Massimiliano Manfredi e l’ex segretario provinciale Pd Gino Cimmino. L’argento va al giuglianese Nicola Pirozzi, figlioccio politico di Raffaele Topo, già candidato alle primarie locali del centro sinistra sconfitto dall’attuale sindaco Antonio Poziello. Al terzo posto Giuseppe Tito, il sindaco di Meta di Sorrento famoso, anche, per la sua storica amicizia con il famigerato comandante Carmine Schettino. Tito è stato sostenuto dall’ex consigliere regionale Antonio Amato e da Mario Casillo. Il matrimonio tra Ciro Buonajuto e Mario Casillo ha un lieto fine dal nome di Michele Maddaloni, che con quasi 3mila voti arriva quarto alla competizione metropolitana. Mario Casillo ha un terzo candidato, questa volta senza dividerlo con nessuno, è il sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo che ottiene il quinto scanno dem. Appena sotto Alessia Quaglietta, consigliera comunale a Napoli che con l’aiuto del suo collega di Via Verdi Federico Arienzo, vicino ad Emilio Di Marzio, arriva a quota 2641 voti. In realtà basta sommare i loro due voti per superare le 1600 preferenze. Il restante è stato prodotto da un lavoro certosino, sulla provincia, del suo padrino politico Ciro Fiola, già consigliere comunale e padre della consigliera regionale Bruna e dell’ex portavoce del Presidente De Luca. Ultimo degli eletti Agostino Pentoriero, consigliere metropolitano uscente, di Melito, candidato di Sinistra Riformista che fa capo al consigliere regionale Gianluca Daniele. Sponsorizzato, però, anche dalla deputata Michela Rostan che pare abbia virato, nelle ultime ore, verso Buonajuto e quindi a favore di Maddaloni. Anche per una sintonia sulla posizione referendaria. Ad uscirne con le ossa rotta è l’europarlamentare Andrea Cozzolino che non riesce a far eleggere Giovanni Varchetta, di Carbonara di Nola, nonostante il voto di Valeria Valente, candidata a sindaco di Napoli del centro sinistra nell’ultima tornata. Altro dei non eletti è Giovanni Nappi, il candidato vicino a Leonardo Impegno, a Giovanni Porcelli e quindi a De Luca. Non da poco la sconfitta del consigliere regionale Dem Antonio Marciano, che ha puntato tutto su D’Alterio Diego Nicola di Giugliano. Ai posteri l’ardua sentenza.
Pare che anche il consigliere arancione Gaetano Troncone, che per un po’ lo si è dato candidato alla competizione stessa ed ultimamente in contrasto con il sindaco, sia andato a votare, nonostante la stampa riporti una sua assenza, ed abbia sostenuto la lista di De Magistris. I più maliziosi dicono che sia accaduto perché in ballo la presidenza su Commissione Bagnoli.
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