Napoli, tre milioni di prodotti contraffatti: controlli e sequestri
Napoli, sequestrati tre milioni di prodotti contraffatti: 62 persone sono state segnalate alla Camera di Commercio
Wikimedia Commons
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sferrato un colpo al mercato dell’illegalità diffusa, portando a termine un piano di controlli che ha interessato capoluogo e provincia. L’operazione ha portato al sequestro di tre milioni di articoli non sicuri, molti dei quali potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
L’attività investigativa ha evidenziato una rete capillare di distribuzione che si estendeva dai quartieri storici del centro fino ai poli industriali e commerciali dell’hinterland.
Sono stati sequestrati tre milioni di articoli non sicuri e al termine delle verifiche 62 persone sono state segnalate alla Camera di Commercio per la violazioni del Codice del Consumo. Per altre 48 persone è scattata la denuncia alle competenti Autorità Giudiziarie, a vario titolo, per i reati di contraffazione, frode in commercio e ricettazione.
Sequestri a Napoli: maxi operazione della Guardia di Finanza
Sequestrati giocattoli, peluche, calze della Befana, decorazioni, lucine natalizie, abbigliamento e articoli in pelle. Ritirate anche magliette con loghi di squadre di calcio e prodotti per la cura della persona. La merce era destinata principalmente ai regali per i più piccoli e agli addobbi domestici.
Coinvolti esercizi commerciali e magazzini a Napoli (tra i quartieri San Lorenzo, Pendino, Poggioreale, Porto, Mercato e Zona industriale) nella zona nord della Provincia (Giugliano in Campania, Villaricca, Casoria e Casavatore), est (Marano di Napoli, Mariglianella, Palma Campania, Saviano e Nola) e oplontina (Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Gragnano e Sorrento).
Uno dei risultati più rilevanti dell’operazione è avvenuto nel quartiere di Poggioreale. I finanzieri hanno individuato una fabbrica illegale allestita in un locale privato.
L’opificio era un centro di produzione tessile, dotato di macchinari professionali utilizzati per produrre calze della Befana “pirata”. Sui tessuti venivano applicati marchi di famosi cartoni animati e loghi di club calcistici senza alcuna licenza. L’intera struttura e i macchinari sono stati posti sotto sequestro preventivo.
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Fonte: Ansa
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