Lorenzo…”ma mi faccia il piacere!”
Lorenzo Insigne: storie di ingaggi, malumore e dissapori con la società. Le parole del procuratore: “Lorenzo ci sta malissimo”
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In gruppo coeso e compatto, con ritrovata stabilità mentale e forma fisica, dopo la telenovela Higuaìn che ha portato via dalle pendici del Vesuvio uno dei migliori attaccanti in circolazione – rafforzando la diretta rivale – e il mal di pancia di Koulibaly, arriva una nuova bega in casa Napoli.
Inaspettato, il protagonista di questa nuova vicenda è Lorenzo Insigne. Le parole del suo procuratore Fabio Andreotti, intervenuto ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione radiofonica “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, vanno ben al di là di travisamenti giornalistici o fraintendimenti di sorta.
Dopo aver dato il proprio benestare sulla direzione del mercato del nuovo Napoli, fatto di giovani promettenti, il procuratore di Insigne rivela la propria delusione circa gli ultimi incontri avuti con i vertici della società, creando anche un solco per un possibile addio di Lorenzo: “ Negli ultimi incontri fatti non ci sono piaciute le risposte del Napoli, nel caso di Lorenzo Napoli è sempre stata una scelta di cuore. Si è arrivati però ad un punto nel quale la scelta di cuore trova un limite, la vita professionale di un calciatore è breve e bisogna fare le dovute riflessioni. Finché ci sono società importanti che vogliono investire ponti d’oro e mettere Lorenzo al centro di un progetto di primaria importanza, bisognerà capire l’idea del presidente.”
La rivendicazione di Andreotti
Continuando, Andreotti rivendica la posizione del giocatore e la centralità che merita nel progetto, chiarendo anche la necessità di rivedere la situazione contrattuale, con la possibilità di inserire una clausola rescissoria: “In questo momento la situazione va valutata molto bene, un contratto importante tutela il calciatore cosi come fece la Roma con Totti in passato. Ora c’è da scegliere, o si struttura un progetto importante intorno al calciatore oppure bisogna lasciare il giocatore libero di andare altrove per sposare un progetto di primaria importanza.
A malincuore devo dire che ci sono delle società che stiamo prendendo in seria considerazione, il Napoli vuole tenerlo ma al momento propone un contratto sul quale abbiamo più di qualche perplessità” – e aggiunge – “Clausola rescissoria? Sembra sia un qualcosa richiesto dal giocatore, Lorenzo per il bene e per amore del Napoli firmerebbe a vita una clausola ma sempre con un progetto che creda in lui e lo supporti.”
Infine, conclude con l’amarezza di Lorenzo ed una critica sull’operato della società sul lato amministrativo: “Lorenzo ci sta malissimo, lui si vede cavaliere al lavoro a Napoli. De Laurentiis è stato molto bravo a scegliere gli allenatori insieme al suo staff. I diritti di immagine del calciatore non li abbiamo gestiti. Da napoletano e non da procuratore, con tutto il rispetto, ci sono rimasto male per questa situazione. Ci sono modi e modi, serve la consapevolezza di non poter fare l’Udinese con la mentalità della Juve. Il Napoli è cresciuto in tutto tranne in un paio di rami aziendali”.
In un mondo dove i giocatori ed i procuratori hanno in mano le redini del calcio giocato e non, succede questo ad altro.
Ma la domanda è: adesso, questo protagonismo, a chi fa bene? Quando la curiosità è un’arma a doppio taglio.
Fonte dichiarazioni: “Si gonfia la rete”
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