Minacce alla figlia di Giorgia Meloni: le scuse del professore
Il professore Stefano Addeo si scusa con la presidente Meloni e chiede di incontrarla
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MINACCE ALLA FIGLIA DI GIORGIA MELONI-E’ ormai nota la vicenda del docente di tedesco, Stefano Addeo, è stato sospeso, a seguito del post pubblicato sui social in cui augurava la morte alla figlia del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’insegnante ha 65 anni ed insegna presso il Liceo ‘Medi’ di Cicciano, a Napoli.
Grazie a una nota dell’Usr Campania abbiamo appreso l’avvio di un procedimento disciplinare a suo carico, a seguito di quanto da lui pubblicato sul suo profilo Facebook: “Al fine di garantire e tutelare la serenità della comunità scolastica, il Direttore generale ha poi disposto la sospensione cautelare facoltativa, fino alla definizione del procedimento disciplinare“.
Minacce alla figlia di Giorgia Meloni: il tentato suicidio
Sottoposto a una forte pressione mediatica, Addeo ha persino tentato il suicidio. Seppure ricoverato in codice rosso in ospedale a Nola, l’uomo non ha corso pericoli di vita. Sembrerebbe che prima di compiere il gesto estremo, Il docente abbia riferito i suoi propositi alla dirigente scolastica dell’istituto dove insegna. La donna si è subito assicurata di informare le autorità che sono accorse nell’abitazione del professore.
”Ho commesso un errore, ma non dovevo essere crocifisso in questo modo, mi hanno linciato. Ho chiesto scusa, non ce l’ho fatta”. Il professore avrebbe infatti raccontato di essere stato insultato e minacciato con insistenza, anche nei pressi della sua casa. L’uomo poi avrebbe raccontato di aver compreso il suo errore e di aver cancellato il post proprio per questo.
Il commento della Meloni
“Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza”.
Queste parole hanno ottenuto il consenso generale che è stato manifestato anche dalle forze politiche della maggioranza e dall’opposizione alla presidente del Consiglio.
Il messaggio di scuse
Sul sito del quotidiano ‘Il Roma‘ è stato pubblicato un nuovo messaggio del professore Stefano Addeo, nel quale ribadisce il suo pentimento per la vicenda e l’intenzione di accettare le responsabilità e tutte le conseguenze che deriveranno dal suo gesto. Si assume dunque “la piena responsabilità morale e disciplinare di quanto scritto”, e poi si rivolge direttamente alla Meloni, facendole una richiesta:
“Presidente, ho sbagliato. Le chiedo perdono. Non voglio giustificarmi, ma spiegarle il mio stato d’animo. Non cerco indulgenza, ma sento il bisogno umano di essere ascoltato. Vorrei dirglielo guardandola negli occhi”.
FONTE: NapoliToday
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