Morta dopo bendaggio gastrico, spunta un audio incriminante
Morta dopo bendaggio gastrico: la famiglia di Immacolata Fiorentino presenta un audio incriminante agli inquirenti. I dettagli
Morta dopo bendaggio gastrico, l’avvocato consegna un audio incriminante alla Procura di Napoli. La donna, Immacolata Fiorentino, è deceduta il 6 gennaio dopo 22 giorni di coma da quel maledetto intervento.
Il giorno dopo la sua famiglia ha sporto denuncia, facendo aprire un fascicolo per omicidio colposo. Oggi il suo avvocato ha consegnato agli inquirenti un audio che potrebbe svoltare le indagini.
Morta dopo bendaggio gastrico, la storia di Immacolata Fiorentino
Immacolata Fiorentino era stata operata al Nuovo Policlinico il 22 novembre scorso per un bendaggio gastrico. Purtroppo, in seguito alle complicanze dell’intervento fu trasferita nel reparto di Rianimazione in coma per 22 giorni.
Al suo risveglio, scongiurata qualsiasi crisi cardiologica, la donna è passata prima nel reparto di terapia sub-intensiva fino al 3 gennaio. Infine, la famiglia ha deciso di trasferirla per la riabilitazione alla clinica Bianchi di Portici.
Per Immacolata non c’è stato molto altro tempo. Infatti, il 6 gennaio si è spenta dopo l’ennesimo aggravamento della sue condizioni. A quel punto, la famiglia della donna ha deciso di provvedere ad una denuncia.
L’audio che potrebbe svoltare le indagini
A tre settimane dalla denuncia, oggi è stato consegnato alla Procura di Napoli un file audio registrato dal fratello di Immacolata Fiorentino. A presentarlo è stato l’avvocato Hilarry Sedu, legale della famiglia della donna.
Dal contenuto dell’audio emergono le rassicurazioni fornite dal personale sanitario del Nuovo Policlinico sulle condizioni di salute di Immacolata mentre si trovava nel reparto di Rianimazione. Secondo i familiari della vittima, queste dichiarazioni sarebbero state fuorvianti e ingannevoli.
Si tratta di una registrazione di poco più di quattro minuti, in cui un’infermiera del reparto di Rianimazione rassicura il fratello. A detta sua, Immacolata era cosciente, vigile, in fase di recupero e in grado di mangiare e bere.
L’infermiera conferma inoltre la versione dei medici, spiegando che l’operazione della 45enne era stata avviata, ma poi sospesa a causa di un arresto cardiocircolatorio provocato da un’embolia polmonare.
Il fratello, però, contesta questa versione, ricordando che il giorno precedente alla zia era stato riferito che l’intervento di bendaggio gastrico era stato completato e non interrotto, come invece indicato nel referto. «Non è vero, l’operazione non si è conclusa», replica l’infermiera.
Secondo i familiari, quindi, Immacolata sarebbe stata operata, ma l’intervento non avrebbe avuto esito positivo, portandola al decesso dopo oltre un mese di sofferenze. Questo audio potrebbe rappresentare una svolta importante nell’andamento delle indagini della procura.
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