4 Dicembre 2024

Chiara Petrolini: la decisione del Riesame sui casi di omicidio

Chiara Petrolini, accusata di omicidio e soppressione di cadavere, evidenzia la sua condotta lucida e priva di scrupoli. La custodia cautelare in carcere è stata disposta fino alla decisione della Cassazione.

Credit Photo: immagine profilo Facebook.

Chiara Petrolini Neonati sepolti in giardino

Chiara Petrolini – La 21enne di Traversetolo accusata di aver ucciso due neonati e sepolto i loro corpi nel giardino di casa, è stata destinataria di una custodia cautelare in carcere.

Il tribunale del Riesame ha motivato la decisione con la lucidità e l’assenza di rimorsi evidenti nei suoi atti. Secondo i giudici, Petrolini ha dimostrato un’incredibile freddezza e una totale inaffidabilità nelle sue relazioni personali, anche quelle più intime.

Chiara Petrolini: i casi di omicidio

La giovane, che aveva partorito due volte, nel maggio 2023 e nell’agosto 2024, ha nascosto e seppellito i neonati. Nessuno tra i suoi familiari ha sospettato nulla. I giudici hanno osservato che, nonostante la presenza dei genitori in casa, nessuno si è accorto delle gravidanze o dei parti. Petrolini ha agito con una premeditazione tale da evitare ogni possibile scoperta dei suoi misfatti.

Motivi della custodia cautelare

ll caso di Chiara Petrolini ha suscitato preoccupazioni non solo per i crimini commessi, ma anche per le condizioni psicologiche che potrebbero aver influito sul suo comportamento. La difesa ha presentato una relazione psichiatrica preliminare, indicando la possibilità di disturbi della personalità, ma il tribunale ha osservato che i segnali di una patologia mentale non erano stati rilevati dai familiari più vicini.

Questo ha portato alla decisione di non prendere in considerazione la condizione psicologica come elemento determinante per la sua difesa.

Inoltre, la mancanza di consapevolezza da parte dei genitori, che non si sono accorti della situazione, ha sollevato dubbi sulla capacità di controllo all’interno della famiglia. La presenza di un controllo parentale non sufficiente ha portato alla conclusione che Chiara potesse continuare a concepire e nascondere gravidanze senza suscitare sospetti.

I giudici hanno sottolineato come il rischio di reiterazione dei crimini fosse elevato, considerando il comportamento di nascondimento e mistificazione adottato dalla giovane. La custodia cautelare è stata ritenuta necessaria.

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