Imane Khelif da Massimo Giletti: ho perdonato Angela Carini
Imane Khelif ospite da Massimo Giletti a "Lo stato delle cose" è tornata a parlare dell'episodio che l'ha coinvolta alle Olimpiadi
Imane Khelif è intervenuta nella trasmissione di Massimo Giletti “Lo Stato delle Cose” ed è tornata a parlare delle Olimpiadi. La pugile più discussa di Parigi 2024 ha raccontato dell’episodio che l’ha coinvolta con l’italiana Angela Carini.
Scuse accettate da remoto e tante parole d’affetto, ma la ferita resta aperta per Imane che ha ringraziato anche il presidente del Coni Malagò.
Imane Khelif si racconta da Massimo Giletti
“Avrei voluto avere un incontro normale, ma è stata una farsa” queste le parole della pugile campionessa olimpica Imane Khelif. L’algerina si è raccontata alla trasmissione “Lo stato delle cose” condotta da Massimo Giletti su Rai3.
La campionessa ha ripetuto di aver perdonato la sua avversaria Angela Carini, contro la quale ha vinto il match degli ottavi di finale. Una sfida che si ricorda solo per le polemiche, perchè dopo il primo colpo ricevuto la Carini ha lasciato il tappeto.
Da quel momento un polverone mediatico si è sollevato su Imane Khelif, ritenuta troppo maschio per partecipare alla competizione femminile. Un livello ormonale dubbio, che la tiene fuori da alcune delle competizioni internazionali ma che non le ha rovinato il sogno di un’Olimpiade.
Ha vinto Imane Khelif e lo ha fatto da protagonista assoluta, contro tutto e tutti.
Le parole su Angela Carini
“Se l’ho più sentita? No, ho visto però un video dove chiede scusa le ho accettate. Angela è una sorella, un’amica. Le auguro ogni successo” queste sono state le splendide parole di perdono che Imane Khelif ha riservato alla sua avversaria Angela Carini.
«Conosco bene Angela Carini, non voglio però prendermela con lei. Io ce l’ho con le persone che hanno fatto pressione su di lei. Sono sicura che la pressione a cui è stata sottoposta l’hanno portata a questo atteggiamento. Voglio anche ringraziare le parole spese dal presidente del Coni Malagò, anche oggi».
«Avrei voluto avere un incontro normale», racconta a Giletti. «Tuttavia è stata una farsa. Parole che sanno di amaro ma che tengono dentro l’orgoglio di aver vinto la medaglia più preziosa dello scenario sportivo.
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