Nicola Trussardi: discriminato nella moda per non essere omosessuale
Tomaso Trussardi racconta la storia del padre e la sua difficile ascesa nel mondo della moda, tra discriminazioni e innovazioni che hanno rivoluzionato il settore.
Nicola Trussardi – Nicola Trussardi, un nome iconico nel mondo della moda, ha affrontato discriminazioni che oggi sembrano assurde.
Suo figlio, Tomaso Trussardi, ha rivelato queste difficoltà durante il podcast “1%” di Giacomo Freddi.
In quell’occasione, ha condiviso le sfide che il padre ha dovuto affrontare.
Nicola Trussardi: il racconto del figlio
Tomaso ha raccontato che gli altri stilisti emarginarono e boicottarono Nicola Trussardi perché non era omosessuale e proveniva da una famiglia bergamasca con radici nel settore della pelletteria.
Nel mondo della moda degli anni ’80 e ’90, molte discriminazioni portavano gli stilisti influenti a escludere coloro che non rientravano in determinati schemi.
Questo atteggiamento penalizzò il lavoro di Nicola, impedendogli di partecipare a eventi e fiere di settore. La sua determinazione, però, non venne mai meno.
Quando gli impedirono di sfilare durante le manifestazioni ufficiali, Nicola decise di innovare e organizzò le sue sfilate fuori fiera. Oggi, questo approccio è considerato visionario.
Tomaso Trussardi ha poi sottolineato che il padre non era considerato “degno” dagli altri perché “non era uno stilista, ma un pellettiere“. Tuttavia, Nicola riuscì a trasformare il suo marchio in un sinonimo di lifestyle, anticipando di decenni ciò che oggi è una strategia comune tra i brand di lusso.
L’eredità:
I suoi figli hanno portato avanti con impegno l’eredità di Nicola Trussardi. Nonostante la scomparsa prematura del padre e del fratello Francesco in due distinti incidenti stradali, hanno continuato a lavorare per il marchio.
A soli 21 anni, Tomaso ha preso le redini dell’azienda. Ha dimostrato che il successo non si basa solo su un cognome influente, ma su dedizione e resilienza.
Oggi, Nicola Trussardi è ricordato non solo come un grande stilista, ma anche come un innovatore e un precursore di idee che hanno segnato un’epoca.
Una storia di lotta e riscatto che il figlio Tomaso continua a raccontare con orgoglio
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