Motto fascista ai Gigli di Brusciano: il sindaco si scusa
"Porgo le mie personali scuse a chi si è sentito turbato da un messaggio sbagliatissimo" ha scritto il sindaco in un post Facebook
Motto fascista ai Gigli di Brusciano: il sindaco si scusa e prende le distanze dalla scritta comparsa su uno degli obelischi.
“Credere, obbedire e combattere” si leggeva, infatti, su uno dei Gigli delle celebre festa: uno dei precetti più cari al fascismo.
Motto fascista ai Gigli di Brusciano: i fatti
Un brutto episodio ha guastato l’atmosfera della celebre festa dei Gigli di Brusciano: su uno dei “Gigli”, gli imponenti obelischi simbolo della celebrazione, è infatti comparsa una scritta che ha suscitato l’indignazione di molti.
Sullo striscione appeso all’obelisco, infatti, si leggeva “Credere, obbedire, combattere”: un motto fascista molto caro al Ventennio, e che non è passato inosservato. A portare l’attenzione sull’accaduto, il deputato di Alleanze Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Sui suoi canali social, il deputato ha condiviso video della festa in cui è possibile notare il triste striscione, così come alcuni cittadini indignati che decidono di lasciare l’evento.
Le scuse del sindaco e la replica di Borrelli
A intervenire sull’accaduto ovviamente anche il sindaco di Brusciano, Giacomo Bruno. Sul suo profilo Facebook, il primo cittadino ha infatti condiviso un post per scusarsi e prendere le distanze dall’episodio. “Non permetteremo mai a nessuno di infangare la nostra amata festa. Brusciano non è fascista. Il Comitato Uragano non è fascista”: così ha affermato Bruno nel suo post. Il sindaco si è poi scusato aggiungendo: “Porgo le mie personali scuse a chi si è sentito turbato da un messaggio sbagliatissimo esposto sull’obelisco che è segno di pace e fratellanza, uguaglianza ed inclusione, parità e solidarietà”.
Il deputato Borrelli, però, alle parole del sindaco ha replicato sottolineando che, per quanto si parli di errore o equivoco, gli organizzatori della celebrazione hanno condiviso sui loro canali social numerosi video e post inneggianti al fascismo, segnalati al deputato da cittadini giustamente contrariati. Il deputato ha poi evidenziato come certe ideologie pericolose e violente si insinuino ancora in tanti comitati e assemblee, e vadano sempre denunciate per essere sradicate.
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