Ciro Esposito, oggi due anni dalla morte
Oggi ricorre l’anniversario dei due anni dalla morte di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito durante la finale di coppa Italia 2014 e morto poco dopo
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Eravamo tutti davanti agli schermi in attesa dell’inizio della finale di Coppa Italia il 3 maggio 2014, quando assistemmo agli scontri tra la tifoseria napoletana e gli ultras della Roma giunti sul posto. In quegli scontri rimase ferito un giovane tifoso napoletano, il 31enne Ciro Esposito, le cui condizioni apparvero subito gravi. La partita, nonostante gli scontri, si giocò comunque, ma vi furono grosse polemiche. Il Napoli vinse la Coppa Italia ma la festa fu molto triste.
Ciro fu trasferito al Policlinico Gemelli ed morì il 25 giugno, dopo 53 giorni di agonia e sofferenza. A maggio scorso Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato di aver sparato a Ciro, è stato condannato a 26 anni di carcere. Oggi ricorre l’anniversario dei due anni dalla sua morte. La giornata di oggi è a lui dedicata grazie all’impegno dei suoi genitori Antonella e Giovanni che non si sono mai arresi nella lotta in favore dell’amore, con l’associazione onlus Ciro Vive.
Tanti sono gli eventi organizzati in memoria di Ciro. Si comincia oggi pomeriggio quando la targa in memoria di Ciro, vandalizzata a Tor di Quinto a Roma, sarà trasferita a Napoli in piazza Ciro Esposito (piazza Giovanni XXII) a Scampia. Subito dopo l’evento si sposterà nell’auditorium della scuola Alpi-Levi, momento in cui verrà comunicato l’iter burocratico che servirà ad intitolare la villa comunale di Scampia a Ciro. Prenderanno parte alle manifestazioni anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e una delegazione del Ssc Napoli.
La giornata si concluderà con un triangolare di calcio, dove si scontreranno le squadre dell’associazione Ciro Vive e l’Arci Scampia.
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