“Ce voglio credere”, la presentazione ufficiale del disco di Nicolò Annibale
Giovedì 23 la presentazione ufficiale del disco di Nicolò Annibale “Ce voglio credere”. Il lavoro d’esordio del giovane cantautore napoletano sarà presentato presso lo Spazio Nea
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“Ce voglio credere”, è l’album d’esordio del cantautore napoletano Nicolò Annibale, per l’etichetta Europhone Records (distribuzione Audioglobe). Il disco sarà presentato ufficialmente giovedì 23 giugno presso lo Spazio Nea (via Costantinopoli 53/piazza Bellini 59, Napoli) alle ore 19. Dopo il lancio del singolo “Senza”, che ha anticipato il disco e ha raggiunto in pochi giorni lo straordinario risultato di 5mila visualizzazioni su YouTube, esce il primo lavoro discografico di Annibale che nasce dall’esigenza del giovane artista di comunicare i propri disagi e le proprie emozioni cantandole in lingua napoletana perché convinto che con la “capa tosta” si possano cambiare molte cose. Un invito, quindi, ad avere delle ambizioni nella vita e a lottare pensando, appunto, che valga la pena crederci.
A caratterizzare l’album sono, oltre a “Senza”, dieci tracce di cui la prima è quella che dà il titolo all’intero lavoro. “Ce voglio credere”, di cui nel disco è presente anche la versione live, non lascia spazio ad equivoci ed esprime in modo chiaro e incisivo la volontà d’animo e la forza giovane di chi ancora crede nei sogni e nelle passioni, riconoscendo nella scoperta di se stessi e del mondo il vero senso della vita. Il viaggio inizia da dentro, nel mondo sommerso che ognuno affronta con modi e tempi diversi.
“Mille lire” è il brano che crea una finestra sul mondo e si affaccia sulle grandi città e sul sogno comune di volerle visitare, ma com’è chiaro a tutti le idee non mancano, se non fosse che “‘cca nun ce stann’ ‘e sord”: sono i maledetti soldi a creare delle distanze e a volte anche delle false speranze. “Piglia stu blues” è invece un pezzo per il quale, come per il blues stesso, non servono tante parole. Istinto ed emozioni sono spesso intraducibili e solo certe note possono spiegarle. Dagli incontri nascono a volte legami indissolubili, ma più numerose sono le delusioni e più frequenti i sentieri che si biforcano prendendo traiettorie diverse: questo il significato di “Mo te ne ’e a ji”.
La felicità è tutta racchiusa nel brano “Vulesse”, in cui l’allegria diventa contagiosa e donare all’oggetto del proprio amore è l’unica cosa che conta. “‘E pparole” è una canzone che fa comprendere quanto sia più giusto in certi casi affidarsi all’eloquenza di uno sguardo o di un sentimento piuttosto che a tanto parlare, mentre “L’ammore”, interpretata insieme alla voce di Sara Musella in arte MisSara, trasporta nella magia della dimensione onirica, la bolla in cui vivono gli innamorati. Nel brano “A luna”, Annibale si rivolge alla più grande musa di tutti i tempi che rappresenta un sogno per chi crede e un rifugio per chi sogna, qualcosa che appare lontano ma in realtà è molto più vicino di ciò che sembri. In “Castelli di rabbia”, infine, il cantautore cita Baricco per descrivere le fortezze che, costruite intorno all’anima, impediscono di volare.
L’album è stato arrangiato, missato e masterizzato da Fabrizio Fedele presso il Cellar Studio. Tutti i testi e le musiche sono di Nicolò Annibale.
Per ascoltare l’album: https://open.spotify.com/album/0ZLqKk5YdffEBrGQMSv4eg
Ufficio Stampa: Gabriella Diliberto, Valentina Giungati
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