18 Luglio 2024

Aggressione a Nisida: detenuto attacca infermiere con una scopa

Un giovane detenuto nel carcere minorile di Nisida ha aggredito un infermiere con una scopa dopo aver chiesto una pillola per il mal di testa.

foto di repertorio

Suicidio a Poggioreale aggressioni nel carcere avellino

Aggressione a Nisida – Nel carcere minorile di Nisida, si è verificata una nuova aggressione ai danni del personale sanitario.

Un giovane detenuto ha attaccato un infermiere con una scopa dopo aver chiesto una pillola per il mal di testa e non aver gradito la risposta ricevuta.

Aggressione a Nisida: i dettagli

L’incidente è avvenuto ieri sera, martedì 16 luglio. Durante il consueto giro di somministrazione dei farmaci, un infermiere è stato avvicinato da un detenuto di origine magrebina, che con tono minaccioso ha richiesto una pillola per il mal di testa.

L’infermiere ha risposto che avrebbe potuto somministrargliela una volta terminati i suoi compiti, poiché non si trattava di un’emergenza.

Questa risposta ha scatenato l’ira del giovane detenuto, che ha afferrato una scopa dalla sua cella e ha cercato di colpire l’infermiere attraverso le sbarre. Fortunatamente, l’infermiere è riuscito a schivare i colpi.

L’episodio è stato riportato da “Nessuno Tocchi Ippocrate”, che ha denunciato l’accaduto tramite un post: “Il tutto accade ieri sera (martedì 16 luglio) quando un infermiere, impegnato nel consueto giro di somministrazione farmaci tra le celle, improvvisamente è stato chiamato da un detenuto di origine magrebina. Quest’ultimo, con tono minaccioso, gli intimava di dargli una pillola per il mal di testa.

L’infermiere gli comunica che, non essendo la sua una emergenza/urgenza, lo avrebbe fatto subito dopo i suoi compiti… questo ha scatenato l’ira del minorenne che ha afferrato una mazza di scopa che aveva nella sua cella ed ha tentato di colpire il sanitario attraverso le sbarre. Fortunatamente il dipendente ASL ha saputo schivare i colpi…”.

Sicurezza nei carceri

La situazione negli istituti penitenziari della ASL Napoli 1 Centro sta diventando sempre più drammatica. La sicurezza del personale sanitario dovrebbe essere una priorità, ma spesso le condizioni lavorative mettono a rischio la loro incolumità. La direzione della UOC rimane in silenzio nonostante la gravità degli eventi.

Le aggressioni al personale sanitario nelle carceri rappresentano un grave problema che richiede un intervento immediato. È fondamentale garantire la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano in ambienti così difficili e stressanti.

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo a cura della redazione NapoliZON: Caserta, cellulari in carcere con fionda gigante: fermati due uomini