Avellino, evasione fiscale nel “Mandamento”. 23 denunce

Avellino, la Guardia di Finanza ha concluso nei giorni scorsi un’operazione di indagine nei confronti di una società di commercio all’ingrosso di materiale ferroso.

Gli agenti hanno scoperto una maxi evasione dell’IVA di oltre 2 milioni di euro, realizzata da una rete di imprese. Denunciati 23 imprenditori all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali.

Avellino, evasione fiscale per 23 imprenditori

Nei giorni scorsi gli agenti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Avellino hanno completato un’importante attività di indagine. Il complesso lavoro svolto ha permesso di individuare 23 imprenditori colpevoli di aver evaso il fisco per oltre due milioni di euro.

In particolare, i finanzieri di Baiano hanno individuato una rete evasiva di imprese con sede ad Avellino e nelle principali città italiane. Queste venivano interposte tra soggetti comunitari e nazionali per emettere fatture di operazioni inesistenti.

A partire da movimentazioni anomale di denaro la Guardia di Finanza, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, ha ricostruito l’intera filiera dei soggetti coinvolti nel sistema di frode.

I finanzieri hanno deferito i responsabili delle imprese coinvolte alla competente Autorità Giudiziaria per i reati fiscali, previsti dagli artt. 2 e 8 del D.Lgs 74/2000 (emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti).

Maxi operazioni di contrasto all’evasione

L’operazione conseguita dalle Fiamme Gialle irpine si inserisce nel più ampio e articolato dispositivo posto in essere dalla Guardia di Finanza di Avellino, volto a rafforzare l’azione di contrasto all’evasione fiscale.

Inoltre, per le condotte illecite al vaglio della competente Autorità Giudiziaria esiste il principio di presunzione di innocenza. Infatti, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. 

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