Terremoto a Napoli, lo stadio Maradona è danneggiato!
Avviati in maniera tempestiva i lavori per la riparazione. Erano previsti 45 giorni di lavori, ma si prospettano tempi più lunghi
TERREMOTO STADIO MARADONA DANNEGGIATO – Le recenti e continue scosse di terremoto verificatesi nella zona dei Campi Flegrei hanno causato diversi danni allo stadio Diego Armando Maradona. In particolare si sono evidenziate crepe e spaccature ai settori inferiori della Curva B.
La situazione è in fase di monitoraggio, e sta destando non poche preoccupazioni nei cittadini che vivono da mesi il fenomeno del bradisismo, il quale è tornato attivo.
Lo Stadio Maradona è danneggiato dal terremoto: la situazione
La notizia arriva dall’edizione odierna de Il Mattino, che informa i lettori sulle condizioni strutturali dello stadio che ospita le partite del Napoli. Questo è ciò che viene scritto dal quotidiano:
In esito al sopralluogo effettuato successivamente all’incontro calcistico – è scritto nei documenti ufficiali di Palazzo San Giacomo – anche in considerazione degli eventi sismici che si sono verificati presso la zona in cui insiste lo stadio nei giorni antecedenti il predetto incontro, riconducibili indubbiamente all’attività di bradisismo in atto presso l’area flegrea, i tecnici del servizio tecnico Edilizia Sportiva hanno eseguito apposite verifiche, al termine delle quali hanno riscontrato alcune criticità presso le gradinate dell’anello inferiore dello stadio e in particolare nel settore B4 della Curva B.
I tecnici hanno constatato che una parte del prefabbricato dove si appoggia la gradinata si è spaccata. Partiti in maniera tempestiva i lavori allo stadio – per un totale di 113mila euro – affidando la riparazione ad una società specializzata in verifiche ingegneristiche. La ditta ha il compito di eseguire prove di carico in ogni settore dello stadio tramite specifici macchinari di valutazione in grado di rilevare eventuali problemi statici.
Come detto da quotidiano, il sisma ha colpito solo la curva B inferiore. Stando alle analisi dei tecnici, tutto è iniziato il 14 aprile in occasione del match Napoli-Frosinone. In quella giornata si sono verificate tre scosse di magnitudo 3.7 e altre due seguenti da magnitudo 3.1 e 2.7 .
L’ingresso dell’anello inferiore rimarrà vietato fino alla conclusione dei lavori. Inizialmente erano previsti 45 giorni di lavoro, a partire dal 22 aprile. Si prospettano però tempi più lunghi affinché la parte danneggiata dello stadio torni di nuovo agibile.
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