31 Gennaio 2024

Animalisti protestano a Napoli contro la procedura A017

Animalisti protestano a Napoli: i volontari hanno manifestato davanti alla sede regionale contro l'obbligo registrazione all'anagrafe canina

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Animalisti protestano a Napoli

Animalisti protestano a Napoli: Questa mattina, mercoledì 31 gennaio 2024, circa un centinaio di volontari dei canili si sono raggruppati davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania a Napoli.

I volontari, provenienti da tutte le province del territorio campano, hanno manifestano contro la procedura A017. Questa impone l’obbligo di registrare i cani all’anagrafe per garantire la loro tracciabilità.

Animalisti protestano a Napoli: ecco spiegate le ragioni

La legge contestata esiste dal 2019, ma solo con le nuove linee guida annunciate a marzo del 2023 dalla Direzione veterinaria della Regione, è diventata pienamente attiva. La procedura ha però portato a una serie di problemi per i volontari che si occupano di animali vaganti sul territorio.

Dopo le pressioni e la richiesta di chiarimenti da parte di cittadini e volontari, lo scorso 27 gennaio 2024, la Regione ha sospeso temporaneamente l’applicazione della norma.

Animalisti protestano a Napoli – Tuttavia, le principali associazioni di volontariato a tutela degli animali sono scese in piazza per rimarcare le criticità della legge.

E dunque quali sono queste criticità, perché gli animalisti protestano a Napoli?

Lo ha spiegato Claudia Cavallo, dell’associazione napoletana “Meicla – Zampe Indifese”, ai microfoni di Fanpage.it.

L’attivista ha detto:

La A017 è un attacco vero e proprio al mondo del volontariato. Mentre prima il volontario era libero di trovare il cane per strada e salvarlo, ora non può farlo più. C’è l’obbligo della comunicazione ai vigili e l’obbligo che il cane vada in canile per almeno 30 giorni. È chiaro che questo grava sulle spese del Comune, che deve pagare questi 30 giorni all’interno del canile, e toglie libertà ai volontari, che non possono più salvare un cane e portarselo a casa.”

Claudia Cavallo ha poi aggiunto:

I canili non sono luoghi di transito, ma sono luoghi di sofferenza, dove il cane entra ed è difficile che ne esca vivo. Per questo i canili devono essere svuotati; bisogna piuttosto cercare di sponsorizzare delle normative e delle leggi a favore delle sterilizzazioni“.

Il confronto tra le parti

La Regione Campania ha dichiarato in una nota che:

È stata data indicazione agli uffici regionali di avviare un confronto con le parti interessate, per definire regole condivise nell’esclusivo interesse degli animali e dei loro proprietari, nell’ambito delle normative regionali, nazionali ed europee. Nelle more di tale confronto, è stata data l’indicazione di sospendere la procedura in atto”.

I dubbi sulle nuove norme sono state presentate alla Regione tramite la consigliera Roberta Gaeta (Demos-Europa Verde), che in quanto referente per i diritti animali della Campania ha incontrato i volontari nella giornata di ieri. Durante l’incontro hanno stilato un vademecum che potesse semplificare e rendere accessibili a tutti le norme vigenti.

Animalisti protestano a Napoli – La consigliera Gaeta ha specificato che nelle prime due settimane di applicazione della legge i volontari hanno riscontrato numerosi problemi. Le difficoltà sono legate soprattutto ai cani in strada, sia per mancanza di informazioni, sia perché la legge è stata applicata in certi termini dopo 5 anni.

Per ulteriori sviluppi sulla faccenda si attende l’incontro ufficiale tra la Regione Campania e i volontari.

Fonti: Fanpage.it, Kodami

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