Immobile, reclusione per un parente del calciatore
Vengono chiesti sette anni di reclusione per lo zio di Ciro Immobile, Francesco. L’accusa mossa dai giudici è di usura ed estorsione.
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Viene avanzata la richiesta di reclusione per Francesco Immobile, 72 anni, zio di Ciro, famoso attaccante del Torino. Al tribunale oplontino l’uomo sta affrontando, infatti, il processo per usura e estorsione, come unico imputato. Viene accusato di aver imposto tassi usurari vicini al 120% annui, ai danni di un imprenditore milanese e un avvocato di Torre Annunziata.
Francesco, conosciuto nella zona come “Franco ‘o president‘” era pronto a rilevare, insieme a suo fratello Antonio e Ciro un titolo di eccellenza e far ripartire il Savoia calcio dai campionati dilettantistici, prima della pesante accusa. Dopo due ore di requisitoria il pubblico ministero Sergio Raimondi ha avanzato la richiesta d’arresto. Immobile si è difeso dichiarando di aver prestato del denaro, ma di non aver mai posto tassi di interesse. A pesare restano comunque i precedenti penali dell’uomo che in passato era stato accusato di rapina, contrabbando di sigarette e associazione a delinquere, oltre ad essere scampato ad un agguato.
L’enorme disponibilità economica è stata spiegata dall’imputato con il fatto di aver chiuso un conto corrente e di aver preso i 250 mila euro, troppi da custodire “sotto una mattonella”. Questi soldi sarebbero stati consegnati all’avvocato che lo ha accusato, che avrebbe, secondo Immobile, sperperato il suo denaro, restituendogli poco e niente. Questo giustificherebbe la richiesta pressante di restituzione che è stata riscontrata nelle intercettazioni telefoniche.
Si attende di dare la parola ai difensori di Immobile per fare luce sulla vicenda.
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