16 Gennaio 2024

Tribunale di Napoli: protesta dei dipendenti nella pausa pranzo

Sciopero alle porte del Tribunale di Napoli. I dipendenti amministrativi chiedono modifiche al nuovo regolamento della pausa pranzo

Fonte sito ufficiale tribunale di napoli

Tribunale di Napoli

Un pic-nic di protesta per i dipendenti amministrativi del Tribunale di Napoli si è tenuto oggi, 16 gennaio 2024, proprio all’ora di pranzo. La protesta pacifica era volta a sottolineare i disagi che caratterizzano la gestione della pausa pranzo presso il Palazzo di Giustizia napoletano.

A sostenere la movimentazione c’è stato il sindacato UIL-PA, che si è attivato dopo la pubblicazione del nuovo regolamento riguardo alla pausa pranzo.

Tribunale di Napoli: la protesta degli amministrativi

Proprio all’ora di pranzo, un centinaio di dipendenti amministrativi del Tribunale di Napoli si sono radunati all’esterno del Palazzo di Giustizia dopo un’assemblea molto accesa. Tutti i partecipanti hanno portato un pranzo al sacco, che hanno consumato al di fuori del posto di lavoro in segno di protesta.

Presente anche Francesco Palomba, della RSU Uil-Pa Napoli che ha chiesto per tutti una revisione della nuova ordinanza in materia di pausa pranzo. Il nuovo regolamento, infatti, è stato definito “impraticabile” al punto da dover essere sospeso.

La protesta degli oltre 900 dipendenti del Tribunale di Napoli ha lo scopo di vedere garantito il diritto a consumare il proprio pasto con dignità. Purtroppo, all’interno dei due grattacieli non ci sono punti di ristorazione che possano soddisfare una domanda così alta.

Poco tempo e nessuno spazio per il pranzo

Solo pochi bar a capienza ridotta e nessuno dotato del servizio di mensa vera e propria. La protesta odierna degli amministrativi segue ad un altro episodio pacifico di occupazione degli spazi comuni del Tribunale di Napoli, organizzato l’11 gennaio scorso.

Palomba sottolinea, poi, come ci sia ormai un’impossibilità di comunicazione con la dirigenza e presidenza del Tribunale. Dall’emanazione del nuovo regolamento non è stato mai possibile cercare un compromesso, che tenesse conto delle esigenze del personale.

La palla passa, dunque, al Prefetto. Infatti, il sindacato attende notizie dalla prossima riunione in prefettura, alla quale è previsto prendano parte rappresentanti del ministero della Giustizia.

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