20 Dicembre 2023

Ischia, malati oncologici costretti a curarsi a Napoli: macchinari assenti

I pazienti oncologici isolani vivono moltissimi disagi: dagli spostamenti in traghetto sulla terraferma per curarsi all'esaurimento della 048

immagine gratuita pixabay

paziente

MALATI ONCLOGICI ISCHIA CURARSI NAPOLI – Come ben si sa, per un malato oncologico la rapidità degli esami e delle cure sono importanti per poter guarire dal tumore. Ma per i pazienti oncologici di Ischia risulta essere più difficile. Infatti sono costretti a prendere quotidianamente il traghetto per curarsi a Napoli. Gli ospedali dell’isola, infatti, non dispongono di macchinari per le cure oncologiche.

A questo si aggiunge anche la circostanza, diffusa su tutta la Campania, dell’esaurimento puntuale, ogni mese, del fondo per gli esami in convenzione. La situazione costringe i pazienti a rivolgersi ai privati.

Malati oncologici di Ischia costretti a curarsi a Napoli: la storia di Silvio Carcaterra

I colleghi del giornale online Fanpage.it hanno intervistato Silvio Carcaterra. Egli è un uomo residente ad Ischia, lavoratore marittimo e malato di cancro al colon da tre anni e mezzo. Quando ha scoperto la malattia dopo un controllo di routine la sua vita è iniziata con viaggi in traghetto per sottoporsi alle cure, per poi affrontare un viaggio di ritorno una volta concluse le cure della giornata. La situazione risulta stressante per lui e per gli altri malati oncologici dell’isola.

Silvio ai microfoni del giornale online spiega: “Sull’isola non ci sono i macchinari tomografici e quindi anche per le P.e.t tac, le scintigrafie, le tac normali, esami importantissimi per noi malati oncologici, dobbiamo venire a Napoli”.

Aggiunge inoltre che anche le chemioterapie e le radioterapie vengono eseguite a Napoli, con tutto il viaggio annesso. Silvio ci tiene poi a sottolineare: “Ora faccio la chemioterapia ogni 14 giorni, prima l’ho fatta ogni settimana, prima ancora per un anno e mezzo ho fatto la radioterapia e dovevo farla tutti i giorni. La facevo in un centro privato convenzionato a Marano, quindi tutti i giorni dovevo mettermi sul traghetto e venire qui. Un viaggio allucinante”.

I cittadini isolani, inoltre, devono accollarsi anche le spese degli esami medici, i quali risultano essere molto importanti per vedere l’andamento della malattia: “Gli esami sono fondamentali, perché ci danno la possibilità di capire a che punto è la malattia e misurare l’efficacia delle cure, ma anche questi dobbiamo farli qui”.

L’esaurimento dei fondi

A peggiorare la situazione dei malati oncologici c’è l’esaurimento costante e purtroppo puntuale del fondo per gli esami in convenzione. Il disagio riguarda molte province della Campania, e colpisce anche i cittadini di Ischia.

A questo proposito Silvio spiega: “Ogni mese la nostra esenzione, la 048, si esaurisce, la Asl ci dice che sono finiti i soldi e questo vuol dire che non solo dobbiamo venire a Napoli a fare gli esami, ma che dobbiamo pagarceli noi”. Questa spesa raggiunge le centinaia di euro al mese e aggrava ancora di più la condizione dei malati oncologici.

Il codice 048 è quello che contraddistingue i malati oncologici. Questo tipo di esenzione dovrebbe garantire proprio a loro la costanza delle cure a spese della Regione, ma il fondo, che in Campania a differenza di altre regioni viene erogato su base mensile e non annuale, si esaurisce nei primi giorni del mese, costringendo quindi i pazienti a pagarsi gli esami a spese proprie.

Silvio testimonia ciò che succede in seguito all’esaurimento costante della 048: “Io ho pagato una P.e.t tac 250 euro, ma conosco persone che hanno pagato molto di più, fino a 1000 euro. Io davvero mi chiedo come possono persone che hanno meno mezzi di me, riuscire a pagare tutti questi soldi, serve una montagna di soldi per curarsi”.

Egli ha deciso di denunciare questa situazione perché non è più sostenibile: “Nelle mie stesse condizioni ci sono tutti i malati oncologici isolani, Ischia deve dotarsi di questi macchinari, non è una questione di emergenza, è una questione di necessità”.

Fonte: Fanpage.it

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO A CURA DELLA REDAZIONE DI NAPOLI ZON: Statua della Madonna di Amalfi ritrovata dopo 9 anni