Murale dedicato a Paolino Avella, 17enne ucciso in una tentata rapina
Il giovane morì il 5 aprile 2003 per difendersi da una tentata rapina. Il liceo Salvatore di Giacomo gli ha dedicato un murale all'esterno dell'edificio e uno nei corridoi della scuola
MURALE PAOLINO AVELLA – Nel liceo Salvatore di Giacomo a San Sebastiano al Vesuvio, è stato inaugurato un murale dedicato a Paolino Avella. Paolino aveva 17 anni quando venne ucciso il 5 aprile 2003 da una tentata rapina, per difendere il suo amato scooter. Il liceo che ha frequentato è sempre in prima linea per le iniziative di legalità, assieme alla Fondazione Paolino Avella.
Per ricordare il loro ex studente, gli hanno dedicato una grande opera d’arte all’esterno dell’edificio. Anche uno dei corridoi è dedicato al giovano, dove gli alunni hanno realizzato un piccolo murale dove si trova la sua aula.
Il murale realizzato per ricordare Paolino Avella
Nel murale all’esterno dell’ istituito scolastico, Paolino si mostra sorridente e assieme alle sue grandi passioni; la sciarpa del Napoli, di cui era tifosissimo, con il terzo scudetto, la sua chitarra, il pallone da basket e i libri.
Oltre ai ragazzi del liceo all’inaugurazione, avvenuta nelle scorse ore, ha partecipato la Dirigente Scolastica prof.ssa Landolfi. Presenti inoltre il vice Comandante regionale dell’Arma, e il Capo di Stato Maggiore Colonnello Gianfilippo Magro. Anche Giuseppe Panico, sindaco di San Sebastiano, padre Enzo Cozzolino, don Tonino Palmese dell’associazione Polis hanno partecipato. Presente anche la Fanfara dei Carabinieri che ha celebrato l’inaugurazione del murale.
Ai microfoni dei colleghi di Fanpage.it Alfredo Avella, padre di Paolino e fondatore dell’associazione dedicata a lui dichiara quanto segue: “Si tratta di uno dei tanti progetti varati per ricordare i 20 anni da questa tragedia”.
Il murale interno realizzato dagli alunni
I ragazzi della 3N dell’istituto hanno realizzato un murale in uno dei corridoi della scuola. Precisamente nel corridoio che portava alla 4D, classe frequentata dal 17enne. La professoressa Rosa Ferrara descrive e spiega il significato del murale:
“un dipinto, tempera ad acqua, che esce dal riquadro per andare oltre il tempo, per non rimanere immagine, per entrare nella coscienza, nella memoria indelebile del cuore della comunità vesuviana, degli amici, dei compagni di classe e di tutti. L’inseguimento rappresentato dalla velocità che sfugge ai cinque sensi della percezione umana e che quindi la trascende. Si conclude in un punto che coincide coll’attimo fatale. Una immagine per chiedersi perché? Il Vesuvio ed il Monte Somma, come piramidi per simboleggiare l’eternità, il ragno per ricordale il suo modo di abbracciare”.
Fonte: Fanpage.it
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