Rifiuti tossici a Casoria: i Verdi lanciano l’allarme
I Verdi, dopo le denunce di diverse associazioni, lanciano l’allarme per una serie di rifiuti tossici a ridosso della discarica tra Afragola e Casoria
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Il problema rifiuti si ripercuote tuttora in diverse zone del napoletano a causa di varie discariche abusive sul territorio. In questo caso l’attenzione dei Verdi si è rivolta al comune di Casoria. Difatti il consigliere regionale del celebre partito ambientalista, Francesco Emilio Borrelli, è colui che ha lanciato l’allarme dopo essere andato diverse volte sul posto accompagnato dal referente locale del partito, Antonio Lanzano, e dai volontari di AgriAmbiente, al fine di verificare la situazione dopo le tante denunce delle associazioni ambientaliste.
Borrelli s’è così espresso sulla vicendo : “Bisogna verificare immediatamente se le coltivazioni a ridosso della discarica del Cantariello, tra Afragola e Casoria, nella zona di Ikea, sono contaminate da tutti quei rifiuti ammassati in quella zona. Tutta la zona alle spalle del vecchio Euromercato di Casoria è diventata una discarica a cielo aperto che, ormai, rende difficile, se non impossibile, la circolazione delle auto dirette ai centri commerciali della zona Cantariello di Afragola, Ikea e Leroy Merlin”.
Successivamente ha evidenziato anche i forti rischi per la circolazione, non solo lungo la strada provinciale che collega Casoria e Afragola, ma anche sui raccordi autostradali che sovrastano quell’ammasso di rifiuti, i quali potrebbero creare problemi alla rete ferroviaria visto che la linea Napoli-Caserta passa proprio a ridosso di quell’area.
Il consigliere regionale dei Verdi ha continuato dicendo : “E dire che, nei mesi scorsi, s’era intravista una piccola luce dopo anni di battaglie dei comitati e delle associazioni ambientaliste che erano riusciti a ottenere la rimozione dei rifiuti i quali erano stati ammassati in un’area privata negli anni dell’emergenza. Per l’area circostante non si è fatto assolutamente nulla e i rifiuti continuano ad aumentare così come gli incendi che, di tanto in tanto, vengono appiccati. Anche per il campo rom sono state progettate diverse ipotesi, ma sono naufragate e quella gente continua a vivere in condizioni igienico sanitarie disumane e ai limiti della legalità: chi vive o lavora in zona denuncia diverse attività illegali in quel campo, a cominciare dall’accumulo e dall’incendio di rifiuti a ridosso di campi coltivati o dai bambini e animali che giocano tra i rifiuti”. I Verdi hanno chiesto all’Arpac di intervenire.
Infine, la situazione non sembra essere migliorata al contrario. Ad oggi, nella zona di Casoria, a farle da padrona è una discarica ricca di rifiuti, anche tossici, che creano problemi non soltanto alla circolazione delle autovetture e all’ambiente ma anche a coloro che ci abitano in quanto costretti a respirare un’aria inquinata.
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