Morsa da un serpente a San Giorgio a Cremano
Una donna di 79 anni, viene morsa da un serpente nella sua stessa abitazione. Riesce a salvarsi grazie all’intervento del corpo forestale e whatsapp
[ads1]
Questa incredibile storia ha reso protagonista una donna di settantanove anni, residente nella cittadina di San Giorgio a Cremano, la quale si è trovata a lottare con un rettile che stava tranquillamente strisciando nella sua abitazione.
Tutto questo accade in pochi minuti, con la donna che improvvisamente si è trovata a doversi difendere da un rettile che, cogliendola di sorpresa, ha finito per attaccarla e per darle un morso alla mano destra.
La vittima in seguito, è stata accompagnata d’urgenza all’ospedale Loreto Mare, dove i medici hanno dovuto agire con prontezza dinanzi a una situazione alquanto particolare: iniettare un antidoto qualsiasi al veleno, significa correre infatti il rischio di provocare alla donna uno shock anafilattico. Giorgio di Dato, medico di servizio del pronto soccorso, racconta di momenti difficili, in quanto la scelta sul da farsi, avrebbe potuto determinare conseguenze gravi sulla salute della donna.
Gli operatori dell’ospedale hanno dunque unanimemente deciso di rivolgersi al centro antiveleni del Cardarelli, che ha avvertito nell’immediato il Corpo Forestale e il commissario Annalisa de Luca.Quest’ultima, grazie all’uso dell’applicazione di Whatsapp ha ricevuto alcune immagini del serpente, riuscendone a fare un rapido resoconto circa la specie in questione. Impresa difficile, poiché quello che si è rivelato un biacco è molto simile ad una vipera, con l’unica differenza che quest’ultima è velenosa. Non vi è ancora una spiegazione di come il serpente sia riuscito ad entrare in casa, questo potrebbe essersi allontanato da un area verde nei pressi dell’abitazione.
Da qui la necessità di approfondire le cause: «Una delle ragioni potrebbe essere il progressivo aumento delle temperature, ma per avere risposte sarà necessario indagare a lungo».
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
Paolo Sorrentino riceve la laurea honoris causa alla Federico II
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento