Scosse terremoto Napoli: la più forte di magnitudo 2.6 ai Campi Flegrei
Registrate altre 4 scosse nella notte, ma di lieve entità. Non sono presenti danni a persone o cose
SCOSSE TERREMOTO NAPOLI – Stanotte si è registrata l’ennesima scossa di terremoto nella zona dei Campi Flegrei. Le scosse hanno come epicentro l’area tra Napoli e Pozzuoli, dove è presente una caldera vulcanica in attività.
L’osservatorio vesuviano INGV ha stimato in 2.6 scala Richter la magnitudo del terremoto, registrato a 3 chilometri di profondità.
Scossa terremoto a Napoli: registrate altre quattro di bassa entità
La scossa di magnitudo 2.6 è avvenuta dopo le ore 23 della sera scorsa, ed avvertita dai residenti che lo hanno segnalato sui social. Dopo la scossa delle ore 23 se ne sono registrate altre 4 ma tutte con bassa entità.
Durante la notte le scosse sono state di magnitudo 1.8: una alle ore 23:26, ad una profondità di 4,5 chilometri, l’altra alle ore 4:05, ad una profondità di 2,7 chilometri.
Non risultano danni a persone o cose.
In corso i controlli di staticità sulle scuole
La scorsa settimana, a seguito delle scosse di terremoto anche a Pozzuoli, il sindaco della città ha avviato una serie di controlli negli istituti scolastici. Inoltre, anche le scuole primarie e secondarie sono soggette ai controlli da parte del comune.
L’obiettivo del sindaco, insieme ai tecnici della direzione Lavori Pubblici, è quello di controllare e monitorare ogni struttura. Assieme all’assessore comunale hanno dichiarato le loro intenzioni nella seguente nota:
“Precisiamo che l’attività di monitoraggio è costante ma nonostante non siano state rilevate criticità sul territorio abbiamo ritenuto opportuno far svolgere nuove verifiche strutturali, per rasserenare i genitori in vista della riapertura dell’anno didattico. Una scelta che segue l’indirizzo dell’Amministrazione mirato al controllo preventivo. Terminati i controlli nel centro storico, a Pisciarelli e nella zona alta della città, soggetti a sollecitazioni maggiori, proseguiremo con le scuole di Arco Felice, Licola, Toiano e Monterusciello”.
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