Napoli 18enne ucciso agli chalet per una bibita versata sulle scarpe
Napoli 18enne ucciso agli chalet: Francesco Pio Maimone, vittima innocente di una lite scaturita da una bibita versata su una scarpa
Napoli 18enne ucciso agli chalet – Il movente dell’omicidio di Francesco Pio Maimone è ora chiaro. All’inizio si era pensato a un collegamento con le faide camorristiche di Pianura, da dove il giovane proveniva, ma l’assenza da parte di tutta la sua famiglia di legami con la criminalità organizzata aveva fatto vacillare sin da subito questa ipotesi.
Quanto emerso dalle indagini ha incupito ancora di più i toni già macabri dell’omicidio: Francesco Pio Maimone, detto “Checco”, si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato.
Quella maledetta notte tra domenica 19 e lunedì 20 marzo 2023, davanti agli chalet di Mergellina, un bicchiere di spritz è caduto sulle scarpe di un ragazzo. Questo accidentale gesto ha scatenato un’accesa lite culminata un tre colpi di pistola, esplosi dal presunto assassino, uno dei quali ha raggiunto proprio il petto di Francesco che malauguratamente si trovava in traiettoria. Sembra che nei suoi ultimi istanti di vita abbia detto: “Aiutatemi, non riesco a respirare“.
Ucciso per errore, dunque, per una lite in cui non c’entrava nulla. Un errore fatale che è costato caro a una giovane vita, strappata alla terra prematuramente.
Checco era considerato da tutti un bravo ragazzo e un gran lavoratore, non aveva alcun precedente. Dopo aver lavorato come fabbro, era stato assunto come rider, ma il suo sogno nel cassetto era quello di aprire una pizzeria tutta sua. Quella sera aveva appena terminato il suo turno di lavoro ed era andato a trascorrere qualche ora spensierata insieme agli amici nella movida del lungomare di Napoli.
Napoli 18enne ucciso agli chalet – Una storia assurda che lascia senza parole, ma solo con tanta rabbia. Non è la prima volta che avvengono tragedie simili e, a questo punto, vien da chiedersi perché avvengono e quale sia il valore della vita umana per molti giovanissimi che sembrano non averne neppure un briciolo.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso alcune parole in sua memoria a Casal di Principe, durante la a celebrazione della Giornata in memoria delle vittime di mafia:
“Oggi l’Italia ricorda tutti i caduti per mano della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta. Tra le vittime anche bambini, uccisi per errore o per vendetta. Ancora ieri, a Napoli, un ragazzo di 18 anni è stato ucciso quasi a caso, con una crudeltà che gli ha sottratto il futuro, lasciando nella disperazione i suoi familiari”.
I colleghi di Fanpage.it sono riusciti a intercettare i familiari della vittima. Il fratello maggiore, Emanuele Maimone, si è aperto davanti alle telecamere. Non cerca vendetta, ma solo giustizia, anche se consapevole che questa non potrà riportargli indietro il fratello. Colpisce soprattutto la dichiarazione del ragazzo che attribuisce come unica “colpa” al fratello quella di essere nato in periferia, dove si può morire per niente.
Strazianti anche le parole della nonna di Francesco, ancora visibilmente sotto shock: “Chi è stato deve pagare, hanno ammazzato un ragazzo senza motivo. Vi pare normale, io prendo uno e lo ammazzo?”.
Napoli 18enne ucciso agli chalet – Sono in corso le indagini della Squadra Mobile, guidata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, con il coordinamento del procuratore aggiunto Sergio Amato. La polizia ha ascoltato i testimoni e acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza per identificare i responsabili.
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