Nisida, detenuti provocano un incendio in carcere. Agenti in ospedale

Nisida, incendio nel carcere minorile di Nisida. I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri presso l’istituto penitenziario napoletano. Due detenuti extracomunitari con problemi psichiatrici hanno dato fuoco a materassi e cuscini della stanza detentiva. I due hanno provocato “un vasto incendio che ha messo a repentaglio l’incolumità dei colleghi intervenuti”.

A divulgare la notizia è il sindacato Uspp. Sono intervenuti cinque agenti per bloccare l’incendio e mettere in salvo i detenuti. I cinque sono rimasti intossicati. Gli agenti sono stati trasportati negli ospedali San Paolo e Fatebenefratrelli di Napoli.

“Chiediamo fermamente che si ponga fine ai trasferimenti di detenuti minorenni dal Nord Italia verso le carceri campane– hanno affermato Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, presidente e segretario campano dell’Uspp-. Nella gran parte dei casi si tratta di utenza straniera proveniente dalla Lombardia, dal Veneto, dal Piemonte o dall’Emilia Romagna, con spiccati problemi psichiatrici e di dipendenza, che manifesta, il più delle volte, il proprio disagio con atti di violenza nei confronti del personale o con gesti autolesivi. Utenza riluttante nei confronti di qualsiasi regola e/o offerta trattamentale, che difficilmente o, quasi mai, riesce ad integrarsi con quella del nostro territorio”.

“L’ escalation di violenza ad opera di questi detenuti nelle carceri campane, – hanno aggiunto Moretti e Auricchio – rende vani i percorsi riabilitativi per gli altri detenuti minorenni, imponendo necessariamente dei modelli organizzativi più rigorosi improntati a separazione rigida tra gruppi per motivi cautelari e di sicurezza che difficilmente si coniugano con le esigenze trattamentali proprie del modello organizzativo minorile”.

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