2 Dicembre 2022

HIV: PREVENZIONE E MITI DA SFATARE

Conoscere il virus dell'HIV attraverso la prevenzione e i miti da sfatare per contrastare lo stigma sociale e la comparsa dell'AIDS

foto di "Medicitalia"

HIV prevenzione

HIV: PREVENZIONE E MITI DA SFATARE- Nel primo giorno di dicembre ricade la giornata mondiale contro l’AIDS, ovvero la sindrome da immunodeficienza acquisita che può manifestarsi dopo essere entrati in contatto con il virus dell’HIV – virus dell’immunodeficienza umana -. Fortunatamente negli ultimi anni si lavora tanto sulla prevenzione, evitando i numeri di contagio altissimi degli anni passati.

Quando è iniziato tutto? Negli anni’80 si diffuse questa strana malattia all’epoca ancora sconosciuta; si sapeva solo che il sistema immunitario risultava particolarmente vulnerabile e che questa condizione colpiva maggiormente coloro che assumevano l’eroina attraverso lo scambio di siringhe. Inoltre si iniziò a formare un primo mito – per fortuna oggi sfatato – che vedeva gli omosessuali come vittime e portatori di questa malattia.

Oggi sappiamo infatti che il virus dell’HIV – il quale diventa AIDS solo dopo un lungo periodo – può essere trasmesso attraverso il contatto con alcuni fluidi biologici, ma attenzione! Per contatto vuol dire che i fluidi contaminati devono entrare nel nostro corpo, ad esempio attraverso una ferita – cute lesa – o tramite mucose lacerate- come naso e bocca -.

Feci, urina, sudore e saliva sono assolutamente sicuri poichè la carica virale che contengono è troppo bassa per far avvenire un contagio. Sono invece altamente rischiose le secrezioni genitali, il sangue, il pus, il liquor e il liquido pleurico.

Ecco perchè nei rapporti sessuali risulta importantissimo l’utilizzo dei contraccettivi come il profilattico e la dental dam che fornendo un effetto barriera riescono a prevenire il contagio garantendo comunque il massimo del piacere.

La trasmissione può anche venire in linea verticale, ovvero una madre affetta da HIV che può passare il virus al feto/neonato durante la gravidanza stessa, il parto o durante l’allattamento.

Fortunatamente le terapie farmacologiche odierne permettono di assicurare una buona vivibilità attraverso una sola pillola. Inoltre in alcuni casi chi risulta positivo al virus può usufruire di terapie che vanno ad azzerare la carica virale, impedendo quindi di poter contagiare altre persone.

Quindi, ricapitolando: se conosci qualcuno che ha l’HIV puoi baciarlo ed abbracciarlo senza timori, e se hai qualche dubbio o curiosità potresti parlarne proprio con il diretto interessato, aiutando a combattere lo stigma sociale.

Se pensi di aver avuto un rapporto a rischio ti consiglio di effettuare la profilassi post esposizione entro 48 ore dal rapporto e di effettuare un test, ma attenzione: il virus dell’HIV viene rilevato dai test solo dopo 3 mesi dal possibile rapporto contagioso.

Infine, vorrei ricordarti che l’unico modo reale per non contrarre l’HIV è la prevenzione, prenditi cura di te.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE L’ARTICOLO 25 NOVEMBRE: VIOLENZA DI GENERE O VIOLENZA SULLE DONNE?