“Baratto-Volpe”: smantellato il sodalizio camorristico
Il sodalizio Baratto-Volpe a fuorigrotta non è più un problema per i cittadini di Napoli. La notizia, riportata dai colleghi de “Il Mattino”, è una maxi operazione coordinata da parte del comando provinciale dei Carabinieri di Napoli. Il poc’anzi citato sodalizio camorristico “Baratto-Volpe”, secondo le indagini, rientrerebbe nel “Sistema” o cosiddetto “Accordo di Secondigliano”. Le indagini hanno riportato in superfice ben 9 casi di usura, fra questi vi sarebbe anche l’ex calciatore del Napoli Giuseppe Bruscolotti.
Tra gli indagati spiazza la presenza di un’agente della Benemerita, il quale avrebbe fatto parte ad azioni di corruzione a scopo camorristico; oltre che aver compiuto atti contrari ai propri doveri. Le operazioni di usura del sodalizio Baratto-Volpe, presentavano un tasso variabile dal 25 al 40%. Per l’ex capitano del calcio Napoli Bruscolotti, veniva applicato un tasso del 20%. Dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha lavorato alle indagini, risulta che questo tasso definito “benevolo” nei confronti di Bruscolotti venisse concesso poichè “capitano del club azzurro”.
Dal G.I.P del Tribunale di Napoli, sotto richiesta del Direzione Distrettuale Antimafia, stabilite 11 misure cautelari a carico dei componenti del sodalizio camorristico Baratto-Volpe. I sogetti in questione, già noti alle forze dell’ordine. L’accusa a loro carico sarebbero molteplici: Usura, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, detenzione di armi illegale.
Fonte foto: NapoliToday
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