Sequestrato nel centro massaggi dopo aver rifiutato un rapporto sessuale
Sequestrato nel centro massaggi: cliente rifiuta un rapporto sessuale con la massaggiatrice e viene rinchiuso nella camera per 20 minuti
Sequestrato nel centro massaggi – È successo a Pesaro, dove un uomo di 68 anni si è ritrovato, suo malgrado, imprigionato in un bordello sotto mentite spoglie.
Giuseppe, questo il nome del malcapitato sequestrato nel centro massaggi cinese, è riuscito fortunatamente a fuggire indenne dalla stanza in cui era stato rinchiuso. Dopodiché si è messo in contatto con il Resto del Carlino per denunciare e raccontare la sua assurda esperienza.
Ecco il suo racconto:
Il mio medico mi ha consigliato di fare molti massaggi alle ginocchia perché ho delle protesi. Non potendo andare a Rimini nel centro massaggi solito, ho scelto di rivolgermi ad un centro di Pesaro. Mi ha aperto una signora cinese, che parlava perfettamente italiano, più o meno sui 50 anni, accompagnandomi in una stanza dove c’era il lettino. Per prima cosa ha abbassato la serranda, e questo mi ha insospettito. Poi guardando il lettino, vedo una rosa rossa appoggiata. Altro campanello di allarme ma ho pensato che forse vuol essere un gesto di benvenuto. Mi ha chiesto di pagare il costo dei massaggi, 50 euro, che ho pagato senza ricevere nessuna ricevuta. E anche questo mi ha insospettito. A Rimini, la ricevuta del pagamento è sempre la prima cosa che forniscono. Mi sdraio rimanendo con i miei slip e a quel punto la gentilissima signora, dai modi squisiti, mi dice se desideravo avere anche una prestazione sessuale. Ho risposto di no, grazie. Allora ha continuato a massaggiarmi gambe e ginocchia oltre che la schiena e dopo circa 10 minuti o poco più, sento squillare il campanello della porta. La signora mi chiede scusa e mi dice di attendere che sarebbe tornata subito. Io aspetto 5, 10 e poi 15 minuti ma poi mi alzo, mi rivesto e vado alla porta della stanzina per andarmene. Ma la trovo chiusa a chiave dall’esterno. Busso, nessuno risponde. Do le manate alla porta ma inutilmente. Allora inizio ad urlare di voler uscire e solo quel punto sento che la porta viene aperta. Mi ritrovo davanti una ragazza cinese, sui 30 anni, non più quella di prima, che ha addosso solo una vestaglia aperta e nient’altro. Cioè è nuda. Mi chiede di aspettare, di non arrabbiarmi, di tornare al massaggio che ci avrebbe pensato lei.
Una volta compreso di essere stato vittima di un malinteso e, per di più, di essere stato sequestrato nel centro massaggi fittizio, dove a tutti i costi volevano che consumasse un rapporto sessuale, Giuseppe non ci ha pensato due volte e si è dato alla fuga. Arrivato alla porta di ingresso, ha trovato anche quella chiusa, ma con la chiave vicino, e così è riuscito a scappare.
Il 68enne ha aggiutno:
«Non sono né bigotto né arrivo da Marte, ma non me l’aspettavo di ritrovarmi sequestrato in un centro massaggi che di fatto è una casa d’appuntamenti. Per me sono liberi di fare quello che vogliono, la prostituzione non è vietata, ma un cliente che vuole un massaggio non può ritrovarsi in un bordello. Deve sapere ciò che incontra prima di entrare e non dopo».
Sicuramente, di qualunque servizio si tratti, il cliente ha il diritto di essere totalmente informato su termini e condizioni, ma su una cosa è doveroso fare una precisazione: le attività illecite e lo sfruttamento della prostituzione sono vietate per legge.
Pertanto, al di là dello spiacevole aneddoto di Giuseppe, è molto probabile che sul caso interverranno le forze dell’ordine per disporre il sequestro (questa volta) del centro massaggi di Pesaro e non di un ignaro cliente.
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