Bagnoli, Parco dello Sport terminato ma resta in preda al degrado
Bagnoli Futura, il progetto del Parco dello Sport è terminato ma rimane chiuso. Soldi buttati e una “rinascita” mancata
[ads1] Se riqualificare Bagnoli significava ridare un’identità locale di sviluppo economico, i fatti attestano che si tratta di un’impresa mancata.
Come è un’impresa mancata il progetto del Parco dello Sport di Bagnoli, un impianto sportivo costato 37 milioni di euro. Una zona, questa, ad ovest di Napoli, dove si doveva riqualificare ed investire con la costruzione di spazi verdi e sportivi, doveva essere l’obiettivo di un’ intera classe politica che si impegnò a riconvertire lo spazio della ex fabbrica Italsider in una zona di svago visto l’ubicazione sul mare favorevole e la mancanza di aree sportive.
Il Parco rientrava del progetto di Bagnoli Futura, progetto in panne da due anni bloccato per le ipotesi di reato di disastro ambientale, e sui cui indagava la Magistratura.
Un progetto che consta nella costruzione di 23 ettari di campi di calcetto, basket, tennis, pallavolo, spazi per gli sport con una pista ciclabile lunga 20 chilometri, area giochi per bambini, spazi per il roller blade bocciodromo, lo skate-park e la pista per il pattinaggio sul ghiaccio. Un vero e proprio spazio di incantevole benessere, un modello architettonico da riprodurre e che era nato dagli studi d’architettura di Pica Ciamarra.
Per adesso il Parco è preda di furti e degradato dal passare del tempo, si trova in uno stato di incuria, ricoperto da una vegetazione spontanea che invade rapidamente le giostre, i campi e tutto quello che avevano sognato per la rinascita di un quartiere. Per adesso una rinascita mancata.
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