La camorra tocca anche le imprese funebri: ecco cosa è successo a Napoli
Ben cinque imprese funebri hanno ricevuto dei provvedimenti interdittivi per dei collegamenti diretti o anche indiretti con la camorra
La Prefettura di Napoli ha adottato venticinque provvedimenti interdittivi nei confronti di altrettante società per dei collegamenti con la camorra, e cinque di queste sono imprese funebri. I collegamenti in alcuni casi sono indiretti, mentre in altri sono diretti. La Prefettura ha adottato i venticinque provvedimenti interdittivi nel corso dell’anno, a partire dall’inizio del mese di gennaio.
La camorra, insomma, tocca anche le imprese funebri: ben cinque, come abbiamo specificato, hanno ricevuto la notifica di questi provvedimenti negli ultimi nove mesi. Come riporta NapoliToday, il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha firmato questi cinque provvedimenti antimafia. Le società e agenzie funebri interessate operavano nei comuni di Pomigliano d’Arco e di Casalnuovo. Entrambi i comuni, ovviamente, fanno parte dell’Area metropolitana di Napoli. La squadra dei Carabinieri ha condotto le indagini insieme al “Gruppo Ispettivo Antimafia” presso la Prefettura. Tali indagini hanno portato alla scoperta dei collegamenti diretti e indiretti con la camorra di queste imprese funebri.
La Prefettura ha ordinato questi provvedimenti nell’ambito dell’attività di prevenzione antimafia ai fini della tutela dell’economia legale nel contesto territoriale metropolitano. Tali operazioni sono destinate a continuare nei prossimi mesi.
Fonte foto: Il Giornale. Si specifica che la foto è rappresentativa, e che le bare raffigurate non appartengono alle imprese funebri di cui si parla nell’articolo.
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