Reddito di base universale: vale ben 1700 euro, ecco chi ne ha diritto
Da qualche tempo in tutta Europa si parla del reddito di base universale, del valore di 1700 euro. Ma cos'è e chi lo percepisce?
Da qualche tempo in tutta Europa si parla del reddito di base universale, del valore di 1700 euro. Ma cos’è e chi lo percepisce?
Una delle proposte di legge di cui si parla di più nei paesi di tutta Europa è quella di introdurre un reddito di base universale, del valore di circa 1700 euro. Ma di cosa si tratta e chi l’ha introdotto? Scopriamolo insieme.
Senza requisiti, nè limiti
Il reddito di base universale si differenzia da quello di cittadinanza proprio per la sua “universalità”: non è destinato solo, ad esempio, ai non lavoratori o a chi ha particolari necessità economiche, ma a tutti, ed ha un valore fisso per tutti (appunto, 1700 euro). Come spiega Money.it, è una proposta nata all’interno dell’Unione Europea che ha il fine di combattere le disuguaglianze e di rafforzare la coesione economica e sociale dell’Europa.
Possiamo leggere qui il contenuto dell’iniziativa dei cittadini europei. Il reddito di base universale è così descritto:
Universale, perché “è versato a tutti, senza una valutazione delle risorse individuali. […]. Ogni persona, indipendentemente dall’età, dal ceto, dalla cittadinanza, dal luogo di residenza, dalla professione, ecc., ha il diritto di ricevere tale prestazione“.
Individuale, perché chiunque – donna, uomo o bambino – ne ha diritto. “Deve essere indipendente dallo stato civile, dalle forme di convivenza o dalla configurazione familiare, oppure dal reddito o patrimonio di altri conviventi o familiari. Ciò consente ai singoli di decidere in autonomia“.
Incondizionato, perché “non è soggetto a nessuna condizione preliminare, che sia l’obbligo di svolgere un’attività lavorativa retribuita, di dimostrare la volontà di lavorare, di svolgere un lavoro socialmente utile o di comportarsi secondo ruoli di genere predefiniti“.
Sufficiente, perché “l’importo dovrebbe consentire un tenore di vita dignitoso, corrispondente alle norme sociali e culturali del paese interessato“.
Il reddito di base universale, del valore di 1700 euro, è in vigore per adesso solo in un paese non europeo, e cioè il Galles, dove ne hanno diritto i giovani che vogliono lasciare casa dai 18 anni in poi. Questi lo percepiscono ogni mese, ma solo per un anno.
La proposta ha raccolto quasi 300.000 firme e in Italia è stata raggiunta e superata la soglia minima (62.007 firme su un minimo di 53.580). L’obiettivo di un milione di firme in tutta Europa non è stato, però, ancora raggiunto, e dunque la sua introduzione non è ancora vicina. Per conoscere ed essere aggiornati sugli sviluppi della campagna è sufficiente cliccare sul link della pagina Facebook ufficiale, che riportiamo qui.
Fonte foto: Trading.it.
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