Cibo e bevande negli stabilimenti balneari
Cibo e bevande sono ammessi negli stabilimenti balneari? Cartelli agli ingressi, divieti e perquisizioni ai clienti, è tutto regolare?
È alle cronache giornaliere il caso del divieto di introdurre cibo negli stabilimenti balneari. In molti stabilimenti, all’ingresso, si trovano cartelli di divieto all’introduzione di cibo e/o bevande, in altri casi si sono verificati episodi di perquisizione dei clienti all’ingresso.
Lo scopo di queste azioni è quello di costringere i clienti ad acquistare bibite, panini, gelati e quant’altro solo esclusivamente presso il bar dello stabilimento.
Il caso più eclatante, conosciuto, si è verificato a Bacoli dove all’ingresso di un stabilimento balneare alcuni clienti sono stati perquisiti.
La cosa è particolarmente grave poiché solo le forze dell’ordine e in casi previsti dalla legge possono procedere a perquisizione.
Sull’accaduto è intervenuto il sindaco di bacoli che ha dichiarato: <<Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire. Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità>> è la sfuriata social del sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, che ha, così, concluso il suo monito: <<Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti>>.
Cosa si può fare? In questi casi suggeriamo di chiamare i Vigili urbani o la Capitaneria di Porto, affinché si consenta l’ingresso e si proceda alla rimozione del divieto illegale.
Va, inoltre, segnalato l’accaduto al Comune, con Pec o raccomandata A/R al fine di una valutazione della revoca della concessione demaniale.
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