Atalanta – Napoli: ma quanta fatica!
Sarri ha 22 giocatori, forse, a gennaio, ne avrà persino qualcuno in più, motivo per il quale Atalanta e Napoli non si possono considerare come due blocchi che non si possono mai fondere
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Che la partita di oggi sarebbe stata difficile, pure si era detto, però, tanto ce ne ha messo del suo il Napoli, per complicarsi la vita contro l’Atalanta.
Sarri ha 22 giocatori, forse, a gennaio, ne avrà persino qualcuno in più, motivo per il quale non si possono considerare queste squadre come due blocchi che non si possono mai fondere. Avevamo detto, in settimana, di quanto Mertens fosse in forma, era evidente, mentre Insigne è, giustificatamente, stanco. Non si capisce perché, per l’allenatore, le gerarchie non si possono invertire. Lo stesso vale per il centrocampo, dove si spera che il mercato porti un vice Hamsik. Lo slovacco, quando non è in giornata, diventa irritante. In settimana, inoltre, non avevamo mancato di sottolineare quanto egli sia allergico alla pratica del penalty. Ebbene, contro l’Atalanta ne ha sbagliati addirittura due. Uno, a tabellino, ma a voler essere sinceri, il capitano aveva sbagliato anche il primo. Non si capisce perché debba essere lui a calciarli. Il rigorista più bravo che il Napoli ha in rosa è Jorginho, se non altro, non ha mai sbagliato un rigore da quando gioca in serie A.
La prossima gara contro il Torino, vedrà sicuramente Valdifiori in cabina di regia. È un’occasione molto importante per il regista ex Empoli: potrebbe riprendersi quel posto che, a inizio stagione, sembrava essergli destinato. Jorginho ha giocato uno splendido girone di andata, ma sono diverse gare che sembra sulle gambe, avere due registi che si equivalgono nelle gerarchie sarebbe un grande valore aggiunto per l’allenatore.
Se qualcuno avesse dei dubbi sul perché Callejon è indispensabile per il Napoli, farebbe prima e meglio a rivedersi la partita di oggi. Lo spagnolo non è più, precisamente, un attaccante, del resto in porta non ci tira mai. Egli è una sorta di libero a tutto campo, segue linee di gioco che ad altri non è dato vedere, ma che sono efficacissime. Lui taglia, ripiega, si sposta, è una sorta di uomo in più che compare al momento più opportuno. Inoltre, con la squadra in dieci, Sarri ha potuto attendere, senza fare il cambio subito, perché Callejon si muoveva tra difesa e centrocampo, dando l’impressione che la sua squadra non avesse affatto l’uomo in meno.
Mi piace, inoltre, sottolineare l’ottima prima parte di stagione di Raul Albiol, uno che con Benitez sembrava aver dimenticato come si gioca a calcio. Invece con una squadra più sensata, un allenatore in grado di restituirgli un reparto in cui sentirsi, di nuovo, a proprio agio, è tornato il giocatore che ha vinto un mondiale, un europeo e che ha giocato nel Real Madrid.
In generale la difesa ha fatto molto bene, ottimo Reina, incolpevole sul goal, molto bene tutti gli altri.
Era una partita complicata soprattutto in quella zona del campo, l’Atalanta ha gli uomini migliori in attacco. Gomez e Morales hanno giocato davvero bene e a tratti, hanno messo in crisi i partenopei.
Per concludere, il Napoli, arriva alla sosta stanco, ma meritatamente secondo in classifica. Un Napoli perfetto, peccato solo per l’avvio di stagione. Sarri ha trasformato questa squadra: certe volte commette degli errori, lui, i suoi ragazzi; ma partite come questa per anni le ha perse e questo è merito suo, dei suoi ragazzi.
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