Pillole di iodio anti radiazioni: ecco a cosa servono
Pillole di iodio anti radiazioni: ecco a cosa servono. La comunità scientifica italiana ha una posizione chiara in merito
Pillole di iodio anti radiazioni: ecco a cosa servono. La comunità scientifica italiana ha una posizione chiara in merito.
Gianluca Aimaretti, ordinario all’università del Piemonte Orientale e presidente eletto della Società Italiana di Endocrinologia, in un’intervista a RaiNews, precisa qual è la posizione di tutta la comunità scientifica italiana. Il tema caldo è la tendenza, frequente negli ultimi giorni, a fare scorte di integratori e pillole di iodio che servirebbero per abbassare i rischi di un attacco nucleare.
“Fare la corsa per acquistare integratori a base di iodio non serve. Anzi: può essere dannoso”, dice senza giri di parole. Al momento non è necessaria la profilassi e se dovesse esserci il rischio, gli integratori non servono: anzi, servirebbero farmaci che saranno distribuiti dalla Protezione Civile.
Lo spiega anche Sebastiano Venturi, medico esperto di igiene pubblica, e lo riporta Money.it: “Il fai-da-te è da evitare. È molto importante assumere le compresse allo iodio in dosi opportune e non come preventivo in assenza di radioattività”.
Continua Aimaretti: “In caso di incidente nucleare, esiste un piano per rifornire di questi farmaci i target della popolazione più a rischio: gli under 18, le donne incinte e in allattamento. Si partirebbe da loro poiché si è visto che il rischio di sviluppare un tumore della tiroide a causa delle radiazioni cala sensibilmente dopo i 40 anni”.
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