Infertilità da Covid: parla il medico di Napoli
Infertilità da Covid: a lanciare l’allarme Fabrizio Iacono, professore associato dell’Università Federico II di Napoli
INFERTILITÀ DA COVID – Dal punto di vista delle ospedalizzazioni, il Covid sortisce effetti meno preoccupanti dei mesi precedenti. Emerge però, con sempre maggior evidenza, dalla letteratura scientifica ma anche dalla pratica clinica, un effetto decisamente preoccupante dell’infezione, che fa parte della nota sindrome di Long Covid.
”Sempre più coppie hanno difficoltà a concepire”, esordisce l’urologo e andrologo Fabrizio Iacono, e la causa è una ridotta fertilità maschile. Pertanto è imprescindibile che la comunità scientifica presti il massimo dell’attenzione agli aspetti legati alla riproduzione maschile. ”Dobbiamo essere in grado di prevenire eventuali alterazioni e problematiche sulla possibilità di un successivo concepimento”, aggiunge Iacono, invitando i giovani che hanno contratto il virus a sottoporsi a specifici accertamenti.
A quanto pare, il virus può generare, anche se non in tutti i pazienti colpiti, un’infiammazione – spesso asintomatica – dei testicoli. Si può avere quindi un coinvolgimento del tessuto testicolare che può distruggere i tubuli seminiferi che producono spermatozoi. Questo compromette i parametri seminali e determina la frammentazione del DNA. Ed è proprio questo danno al DNA che rende gli spermatozoi incapaci di fecondare.
Si tratta, in ogni caso, di una questione molto dibattuta. Diversi studi clinici sono stati effettuati, i cui esiti, variano anche a seconda della potenza con cui il virus ha colpito i soggetti presi in esame.
FONTE: NapoliToday
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