Crisi Russia-Ucraina: primi segnali di distensione
Crisi Russia-Ucraina: Mosca annuncia il ritiro di alcune truppe militari. Primi segnali di distensione ma la NATO tentenna
Primi segnali di distensione nella crisi tra Russia-Ucraina. Mosca ha annunciato il ritorno di unità militari dopo manovre in Crimea. L’inviato russo in Ue Vladmir Chizhov ha dichiarato inoltre “che non ci sarà alcun attacco all’Ucraina questo mercoledì. Né ci sarà un’escalation nella prossima settimana, né nella settimana successiva, né nel prossimo mese“. Ha poi continuato: “Le guerre in Europa raramente iniziano di mercoledì. Quando si fanno accuse, in particolare accuse molto gravi contro la Russia, si ha anche la responsabilità di produrre prove – ha aggiunto riferendosi agli USA – Al contrario, è calunnia”. Quindi, ha proseguito, “dove sono le prove?”.
La Nato però tentenna, per non aver “visto alcuna de-escalation sul terreno. Al contrario, vediamo un accumulo di truppe” e “non abbiamo ricevuto risposte al documento scritto” che è stato mandato a Mosca. “Finora – sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a margine della ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles- non vediamo alcuna de-escalation: stiamo monitorando. Se inizieranno davvero a ritirare truppe, la cosa sarà benvenuta, ma bisogna ancora vedere” se lo faranno davvero.
“Hanno sempre spostato le truppe avanti e indietro, ma l’equipaggiamento” resta sul posto e “la tendenza nelle ultime settimane e mesi è di un aumento” della presenza militare ai confini con l’Ucraina. “La Russia conserva la capacità di condurre una vera e propria invasione dell’Ucraina, senza alcun preavviso”. “Quello che vediamo – aggiunge Stoltenberg – è una presenza militare molto forte” ai confini con l’Ucraina, “ma anche un’occasione per la diplomazia. Monitoriamo attentamente la situazione”.
Fonte: AdnKronos.
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