Archiviata la parentesi di Europa League, di nuovo testa al campionato
In vista dell’Europa League l’errore che gli uomini di Sarri non dovranno commettere sarà quello di considerare la Roma in crisi
[ads1] Il girone di Europa League è finito. Punteggio pieno per il Napoli, 22 goal fatti e 3 soli subiti: nessuno in Europa ha gli stessi numeri degli Azzurri. Numeri importanti, per un girone dominato. Il Napoli ha affrontato la partita con il Legia Varsavia con le seconde linee, eccezion fatta per Insigne, schierato centravanti e Koulibaly in difesa.
I polacchi sono stati ben poca cosa, la squadra vista al San Paolo, benché seconda in Polonia, in Italia farebbe fatica persino nel campionato cadetto. E’ stata una sgambata per gli uomini di Sarri risultato finale 5 a 2. Unica nota negativa, se vogliamo cercare il pelo nell’uovo, è stato Valdifiori. L’ex pupillo di mister Sarri è parso ancora troppo lontano non solo dal giocatore visto ad Empoli, ma dal resto dei compagni di squadra. Persino il giovane Chalobah, al di là del goal, è sembrato molto più a suo agio negli schemi del nuovo allenatore, con più gamba e più voglia. Valdifiori si è mosso poco e male, lentamente. Si è fatto apprezzare solo sui calci d’angolo, dove è stato bravo a trovare i compagni in area, meglio del suo omologo titolare. Ma per il resto Jorginho è stato fin’ora un regista di altra categoria.
La speranza è che il ragazzo riesca ad uscire dal suo torpore, il Napoli avrà assolutamente bisogno del suo apporto.
Tra le tante note positive sicuramente il ritorno di Dries Mertens, autore di una doppietta, ma soprattutto di una prestazione strepitosa. Per larghi tratti si è rivisto il Mertens degli anni passati, scatti, dribbling, goal e tanta corsa.
Adesso non resta che rituffarsi nel campionato e dimenticare la partita di Bologna.
Domenica a Napoli arriva la Roma. L’errore che gli uomini di Sarri non dovranno commettere sarà quello di considerarla come una squadra in crisi.
I capitolini sono una squadra forte, assolutamente attrezzata per vincere il campionato, che recupera per domenica il suo uomo più importante, Salah, quello in grado di permettergli di giocare in contropiede che è l’unico gioco che Garcia è stato in grado d’insegnare alla sua squadra in due anni e mezzo. Nelle ultime partite è stato sostituito da Iturbe, un giocatore assai sopravvalutato, con buona corsa, ma tecnicamente e tatticamente imbarazzante. Non ha due piedi, ha due tuberi, degni di Montervino quando giocava alla Salernitana.
Non sarà facile, si parla dell’ombra di Fabio Capello che incomberebbe sulla panchina dei giallorossi, ipotesi affascinante, Capello è un allenatore di caratura internazionale, inoltre è stato l’ultimo a vincere lo scudetto sotto al Colosseo, ma che potrebbe turbare uno spogliatoio che ha dimostrato, in questa stagione, di soffrire più che altro di una fragilità emotiva più che strutturale. Ma proprio per questo i romanisti sono difficili da affrontare, è una squadra che può segnare sempre, di sapersi entusiasmare, che può trovare il goal in tanti modi, ma anche di subire in maniera goffa, con una fase difensiva superficiale e distratta, e non c’è vantaggio che assicuri agli uomini di Garcia un margine di sicurezza, il Napoli dovrà tenerlo a mente.
Basta davvero poco per vederli sbandare pericolosamente, è successo sempre in Champions e molte volte anche in campionato. Staremo a vedere.
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